A testa alta

 

Stagione 2004/05: un'altra stagione terminata, ma stavolta senza Ultrà Lodigiani, per la prima volta da quando questo gruppo esiste. Tutti sanno cosa ci è capitato in questa lunga stagione, tutti sanno cosa hanno fatto quest'anno gli Ultrà Lodigiani, tutti sanno che, nel nostro piccolo, noi abbiamo vinto su tutti i livelli la nostra piccola battaglia.

Eh si, cari dirigenti della Cisco, proprio voi che ora mi state leggendo (a proposito, ma sta denuncia per la pagina Anti Cisco quando me la fate?) dovete sapere che nessuno ci ha pagato per contestarvi, nessuno ci ha dato neanche un rimborso spese per ciò che abbiamo fatto. Abbiamo fatto ciò che è stato giusto fare,e poi, si sa, ci sono cose che non hanno prezzo! E' stato nostro diritto combattere la nostra battaglia, che, badate bene, non è stata una battaglia soltanto contro chi ha deciso di cancellare il nome della Lodigiani dalla storia del calcio romano, nè una battaglia contro chi crede che col potere dei soldi si possa cancellare tutto. E' bene che si sappia, ma la nostra battaglia per denunciare ciò che la Cisco ha fatto col nome della Lodigiani ( vi ricordate tutte le belle parole scritte sul Cisco Magazine quando la squadra si chiamava ancora soltanto Lodigiani?) è stata una battaglia che dentro di sé aveva mille significati.

Per me è stata una battaglia particolare; valeva 10 anni della mia esistenza, vissuti alla grande. Personalmente la Lodigiani mi ha sempre dato tutto, è stata la mia seconda famiglia, mi ha fatto vivere emozioni che nessun altro mi ha mai dato né mi saprà mai dare, mi ha insegnato a vivere e perché no, anche ad avere delle responsabilità dal momento che mi sono schierato in prima persona per far vivere, di anno in anno, il tifo della Lodigiani. Sono stato il solo che vantava anni al seguito della Lodigiani che ha messo la propria faccia contro la Cisco, mentre tutti gli altri hanno voltato le spalle alla Lodigiani, o si sono comodamente adattati alla nuova situazione. Mentre io con un gruppo di ragazzi più che volenterosi mi spremevo su come contestare al meglio, c'era già chi era in affari con la Cisco, chi si è tirato indietro dalla linea presa dopo tante belle parole e chi alla fine se ne è fregato altamente di anni passati insieme dietro uno striscione lavandosene tranquillamente le mani. Quindi, se è vero che i ragazzi più giovani mi hanno più che affiancato, è  anche vero che i più grandi se ne sono altamente fregati. E meno male che in una riunione che passerà alla storia per l'ipocrisia espressa tutti erano d'accordo a contestare ad oltranza la Cisco! Poi pazienza, io ho continuato ad andare avanti per la mia strada anche quando sono rimasto da solo, e non me ne sono pentito. Sinceramente non mi hanno intimorito né le guardie che mi (ci) hanno preso i documenti ingiustificatamente, né i picchiatori chiamati da qualcuno in occasione di Cisco-Castel San Pietro, né le minacce indirette di trovarmeli  sotto casa, né le minacce di denuncia per questo sito che, va ricordato, non contiene nulla di illegale. Personalmente ho combattuto la mia battaglia per onorare se non altro i miei 10 anni di fottuta esistenza con la Lodigiani non perché convinto di avere ragione assoluta (quella non la ha mai nessuno), ma perché non ho mai messo in discussione i valori nei quali ho sempre creduto, molti dei quali me li ha insegnati il povero Francesco, che da quando ha avuto quel maledetto incidente si è portato via un pezzo di vita di tutti noi.

Pertanto, la nostra battaglia contro la Cisco, alla fine, si è trasformata nella battaglia contro chi (praticamente nessuno) ha deciso di seguire la Cisco e di chi non ha fatto nulla per far capire a chi di dovere che la storia della Lodigiani non si tocca, se non altro in nome di quei sacrifici che in diversi anni TUTTI hanno fatto! Abbiamo battagliato anche per queste persone, per ricordargli che, nonostante tutto, c'è chi vuole dannarsi l'anima fino all'ultimo in nome della propria squadra che, va ricordato, non è la Cisco, ma è la Lodigiani.

Nella nostra battaglia ho visto anche la motivazione, forte, dei ragazzi più giovani, che gridavano più forte che mai il diritto di vivere anche loro ciò che hanno vissuto altri ragazzi negli anni precedenti. Perché, va ricordato, mentre molti se ne sono andati, altri avevano un desiderio incontenibile di essere Ultrà Lodigiani. Probabilmente, con la scomparsa della Lodigiani, molti altri ragazzi che si sarebbero  potuti avvicinare a noi non hanno avuto questa occasione. Non parlo per false modestie, ma io credo che IN TUTTE LE STAGIONI gli Ultrà Lodigiani siano stati un gruppo stupendo, pieno di storie talmente incredibili che neanche un libro, per quanto completo, potrebbe riuscire a raccontare. Se non altro però sono contento che questi ultimi ragazzi abbiano se non altro vissuto fuori dallo stadio lo stile di vita degli Ultrà Lodigiani (l'assurdo è che in genere è molto più probabile che succeda l'esatto contrario).

La nostra battaglia contro la Cisco, sin da Settembre, aveva già un destino chiaro. Noi già sapevamo che il nome della Lodigiani sarebbe scomparso nel nulla (altri dicevano di no). Noi già sapevamo che la Cisco avrebbe fatto un buon campionato, ma che alla fine, non sarebbe salita. Noi già sapevamo di restare uniti nonostante il gruppo non avesse una vita di stadio. E noi già sapevamo che Roma coi Play Off si sarebbe svegliata parlando di nuovo della Lodigiani, anche se oramai troppo tardi. Sapevamo anche di attirarci l'odio di molti, con la nostra contestazione, ma sempre con la convinzione che se si seguono i propri valori non si è mai in torto. Sapevamo anche che questa pagina sarebbe stata letta in zona Cisco, ma ciò ci ha stimolato (se non l'avesse letta nessuno sarebbe stata veramente un fiasco!

Il dietro le quinte di questa stagione nasconde anche cose che molti altri non sanno, come per esempio il fatto che noi già da Novembre abbiamo iniziato ad avere i contatti buoni per sapere se la Lodigiani, in futuro, sarebbe ripartita. Siamo stati diverse volte da queste persone durante la stagione calcistica; dalle prime risposte  enigmatiche, in pochi mesi si è passati a tracciare  il futuro della Lodigiani. Già, perché, nel Giugno del 2004, agli albori della contestazione, qualcuno mi disse "Stai tranquillo che la Lodigiani non morirà". Questi "qualcuno" sono coloro che faranno ripartire la Nuova Lodigiani già nei prossimi giorni. Sia chiaro, ciò sarà sotto forma di scuola calcio e di giovanili e, per almeno un anno, non avremo una prima squadra. L'anno prossimo, quindi, ai nastri di partenza noi non ci saremo. Non ci saremo perché ancora non avremo una squadra. Chi vuole potrà seguire la Cisco, anche se ai più basta che nessuno gli tocchi la Roma e la Lazio, poi per il resto...sti cazzi, possiamo dimenticare tutto e in fretta! Manca  la Lodigiani? Pazienza, tanto era un passatempo.

Se qualcuno mi chiede, per ora, il futuro degli Ultrà Lodigiani, posso solo dire "non fatemi domande e non vi dirò cavolate". Il futuro appartiene solo a chi ci crede veramente, e, pertanto, a poche persone. Del resto la Cisco è stata uno spartiacque che ha segnato irreversibilmente non solo la storia degli Ultrà Lodigiani, ma anche quella dell'intero tifo biancorosso. Siamo tutti figli di questa esperienza e orfani di una squadra che, anche se verrà rifondata, di fatto non sarà mai più quella di prima. E da oggi, anche ciò che farà la Cisco, ora che si è sbarazzata del nome della Lodigiani, non ci riguarda più. Per noi non esisterà mai un'altra  unica, mitica, incredibile terza squadra di Roma.

A MODO NOSTRO ABBIAMO VINTO COMUNQUE!

 

Stefano - Ultrà Lodigiani