Foggia-Lodigiani dell'8/12/02

 

Quando, dopo anni di trasferte, ti svegli prima delle 7 di Domenica mattina per andare in trasferta, l'unica cosa che ti chiedi è chi te lo faccia ancora fare, ma a parte lo sforzo di alzarsi e il conseguente momento per realizzare, in una domenica siberiana, si accende la macchina e si parte.

Quando poi arrivi all'appuntamento e vedi che a partire sono sempre le solite 4 facce, allora a quel punto ti chiedi perché siamo sempre solo noi a partire dopo che per tutta la settimana avremmo dovuto essere almeno una decina ed invece eccoci qua che non siamo nemmeno una macchina completa. E ti chiedi perché tu, che le hai passate tutte, continui a farti i chilometri mentre invece ragazzi più giovani di te, che dovrebbero essere motivatissimi, se ne rimangono a casa a fare cosa non mi interessa.

A parte queste amare considerazioni di uno che alla Lodigiani ne ha viste tante e vede che, nonostante tutto, alla fine la storia è sempre la stessa, la trasferta di Foggia è stata una bella trasferta, a parte il vento polare che mi ha fatto tornare a casa quasi senza la più minima voce.

Il viaggio di andata presenta tante minacce di maltempo che alla fine rimarranno tali. Da subito la presenza di Cerveteri è quasi nulla perché dormirà per quasi tutto il tempo, tanto all'andata tanto al ritorno, ogni tanto resusciterà solo per sbroccare a Lorenzo, che non si è azzittito un attimo, mentre Vocione oscillerà tra il sonno e la veglia sempre a causa di Lorenzo, ma indubbiamente sbroccando molto ma molto meno! Il viaggio di andata trascorre molto veloce con 3 soste, di cui solo una sarà infruttuosa per me, quella sulla Napoli-Canosa dove un verme appizzatissimo ci controllerà dal primo all'ultimo secondo della nostra permanenza in quello squallidissimo autogrill. Le altre due soste sono però buone, si mangia ed essendo aria natalizia, l'autogrill offre lo spunto per molti regalini molto sfiziosi!

A Foggia arriviamo addirittura prima delle 12, e prima cisi ferma in un centro commerciale dove delle tranquille famigliuole ignare di tutto facevano la spesa accanto a 4 vermi come noi, anche se la nostra presenza al centro sarà abbastanza tranquilla, apparte il Vocione che trafuga un colorante spray che spruzzerà addosso al Cerveteri!

Dopo si va verso lo stadio, ci arriveremo prima delle 13, da subito vogliamo fare una scritta per immortalare la nostra presenza, da perfetti mongoloidi quanli siamo sarà un'impresa eccezionale...dopo aver scritto"Ultrà"arriva subito un verme con la moglie per prendere la sua macchina casualmente parcheggiata proprio davanti a noi (embé), e il bello è che la macchina gli partira solo dopo una decina di minuti, poi finalmente se ne andrà ma, contemporaneamente il proprietario del furgone che ci copriva arriva e inizia a caricare/scaricare non so cosa, poi però Lorenzo sbroccherà e la farà tranquillamente davanti a lui (strano!) scambiandoci anche 4 chiacchiere! Ah, la scritta è semplicemente uscita orrenda! Poi giriamo intorno allo stadio e non so come veniamo individuati da alcuni del gruppo Ultras 1980 che ci danno la loro fanzine (dove c'è un buon commento sul nostro gruppo) e scambiamo tranquillamente 4 chiacchiere.

Calcolando che per lo sciopero dell'AIC le partite iniziano con circa un quarto d'ora di ritardo (mortacci dei napoletani!) entriamo allo stadio alle 14.15, prima però Vocione e Lorenzo compreranno, rispolverando antiche tradizioni del gruppo, la famosa bandiera sudista col teschio in mezzo, con evidente disapprovazione del Cerveteri! All'entrata ci vengono sequestrate le torce, che abbiamo provato ad appizzare inutilmente (roba che venivano vendute tranquillamente davanti allo stadio), comunque subito appesi gli striscioni ecco i primi problemi: Cerveteri e Lorenzo litigano da subito da emeriti coglioni (non so chi dei due sia peggiore dell'altro) e Cerveteri, facendo una delle sue sbroccate da matto (ormai ci siamo abituati) prende e se ne va, riapparirà solo a metà secondo tempo nell'altro settore ospiti (a noi è stato dato quello di Tribuna Coperta laterale). Da subito ci congeliamo completamente, nemmeno sembrava di stare al sud, comunque la partita che inizia è motivo di parziale distrazione dal freddo per noi. I Foggiani scioperano i primi 10 minuti, appare evidente la loro divisione tra Regime e Ultras 1980, situati nell'anello inferiore, una cinquantina di ragazzi che fanno cori diversi da quelli del resto della curva. Come inizia il tifo dei Foggiani all'inizio ci spaventa quasi per imponenza, peccato che poi sia andato tra alti e bassi, anche se alla fine risulterà più che positiva la prova della squadra di casa. La seconda cosa che ci impressiona è l'impianto di amplificazione della curva di casa forse un po eccessivo, con lo speaker che sembrava Claudio Cecchetto nel Gioca Jouer. Per il resto è tutta partita, la Lodigiani gioca ma poi si perde in cavolate assurde, dimostrando soprattutto di non capire cosa sia il possesso di palla, il Foggia attacca ma senza convinzione, il primo tempo finisce insperatamente 0-0!

Nel secondo tempo il Foggia inizia a crederci e attacca con più convinzione, ma anche la Lodigiani avrà un paio d'occasioni sprecate con una banalità a dir poco eccessiva (che squadra di seghe!). Alla fine veniamo gustamente puniti se non sbaglio intorno alla mezzora, e per la Lodigiani è notte fonda (nel vero senso della parola, allo Zaccheria si accendono pure i riflettori). Finalmente la partita finisce e possiamo ritornare nella nostra macchina al calduccio, Cerveteri si ricongiunge a noi e le guardie, cosa inedita, ci restituiscono le torce sequestrateci ad inizio partita (strano!!). Nel ritorno Cerveteri si riabbiocca (ma che è venuto a fare?), ogni tanto anche Lorenzo e Vocione dormono e a me, povero autista, toccherà scarrozzare tutti fino a Roma, comunque il viaggio procederà veloce e per le 20.15 siamo già nella nostra città.

 

Stefano-Ultrà Lodigiani