Viterbese-Lodigiani del 29/10/2000

 

Comincia presto per alcuni di noi la trasferta a Viterbo, con una spedizione nel cuore della notte per affiggere all' Olimpico i manifesti contenenti il comunicato contro il Giubileo dello Sportivo.
Per tutti gli altri l'appuntamento è alle 10:45 a P. le
Flaminio. Fugate alcune perplessità sul ripristino dell'ora solare mi reco all'appuntamento dove gli Ultrà Lodigiani al gran completo già invadono la piazza.
Accogliamo con cori e ovazioni l'arrivo di due illustri ritardatari: Pippo Franco, bloccato dalle guardie  a Termini, e Lillo, di nuovo tra noi dopo i fatti tristemente noti di Castel di Sangro (proprio la sua tenacia gli varrà
la tessera di socio onorario).
Questa è anche la giornata dell'ennesimo grande ritorno: preceduto dalla sua fama è di nuovo al nostro fianco Massimone, le cui imprese avevano già affascinato tutti coloro che ancora non l'avevano conosciuto.
Da segnalare, infine, anche la presenza di alcune facce nuove (manco tanto nuove) al seguito dei bianco-rossi.
Sul treno per Saxa Rubra ci onora della sua compagnia anche una guardia non meglio identificata, che per tutto il tragitto tenta invano di insegnarci l'educazione.
Alla stazione ci attende un altro manipolo e, col motore del pullman già imballato, fa appena in tempo ad aggregarsi a noi un ultimo ritardatario.
Rispettati pienamente tutti i rituali del viaggio in pullman, dallo striscione appeso al lunotto ai tentativi di dirottamento di Papocchio e la solita pisciata; ovviamente importunati tutti i passeggeri e insultati viandanti e lavoratori vari incontrati sul tragitto. 
Giunti a Viterbo spettacolare processione bianco-rossa con tanto di bandiere, cori , megafono e tamburi. Pizza al taglio, e finalmente lo stadio.
Incontriamo quindi alcuni amici della Viterbese a cui ci lega un'antica amicizia e dopo un doveroso scambio di sciarpe ci avviamo verso il nostro settore, dove già ci attende l'ultima schiera di bianco-rossi giunti in macchina: ora siamo proprio tutti!
Dopo la consueta ressa per  i biglietti e i vari controlli delle forze dell'ordine possiamo finalmente mettere su i nostri striscioni.
Un attimo prima del fischio di inizio Papocchio, appena giunto accompagnato nientemeno che dall' infortunato capitan Lucidi, nel piu' completo fervore alcolico ci regala una memorabile performance scavalcando la recinzione ed attraversando a passo lento l'intero campo da gioco per
portare sotto la curva avversaria una delle nostre sciarpe (più precisamente la mia).
Inizia la partita e noi iniziamo con i fumogeni e col nostro solito grande tifo, anche se l'acustica dello stadio non ci rende merito.
Buona prova a mio avviso anche dei Viterbesi che riempiono la loro curva, fanno un buon tifo e ci commuovono con uno striscione dedicato al nostro Francesco.
Al 28' del primo tempo arriva il goal di Sanetti, e, di lì a poco, anche una pioggia torrenziale che tuttavia non ci impedisce di continuare a cantare e a sventolare i nostri vessilli.
Per tutto il secondo tempo regge bene la difesa,
provvidenziali alcuni interventi di Ruggini.
Alla fine dei 5 minuti di recupero arriva, liberatorio, il fischio dell'arbitro ed incontenibile è la nostra gioia per questa sudatissima vittoria.
Fuori dallo stadio ancora insieme agli amici di Viterbo uniti in una foto di gruppo nonché in una serie di cori contro i nemici comuni di sempre.
Sul pullman per Roma allietiamo gli altri passeggeri con le nostre canzoni e salutiamo educatamente tutti gli abitanti dei borghi che attraversiamo.
La poca voce rimasta la spendiamo sul treno per una serie di cori.
Giunti finalmente a Piazzale Flaminio per tutta la stazione rimbomba un solo coro:
B I A N C O - R O S S O   E'   I L   C O L O R E   C H E  A M I A M O
F O R Z A   L O D I G I A N I   A L E'   !

Francesco-Ultrà Lodigiani