Tivoli-Lodigiani del 4/5/2003

 

Per chi vive la Causa Lodigiani 17 trasferte su 17 o giù di lì Tivoli non va considerata come una trasferta, ma come una allegra gita fuori porta con gli amici, con la partita stessa che non ha nulla da dirci. Ciò nonostante la presenza va onorata dal gruppo, che così anche quest'anno effettua tutte le trasferte, affiancando, nel nostro girone, poche tifoserie visto che più di 10 hanno saltato almeno una trasferta di campionato. Ammetto che la mia soddisfazione per questo traguardo è immensa.

 

Parlando della "trasferta" i ragazzi sono andati in auto e col pullman del COTRAL (chiaramente gratis), l'unica idea alternativa è venuta a me che giusto per farmela pigliare bene e per risparmiare quel poco di benzina che era, ho preso la bicicletta, allenandomi da Lunedì per tutta la settimana senza esclusione di neanche un giorno, grazie anche all'aiuto sempre del bel tempo.

Dopo un pranzo non pesante verso le 12 mi avvio verso le 13.15 con la mia bici, con la maglia dell'acqua & sapone (team dello scorso anno di Cipollini), ciclisti e scarpe che per quanto erano brutte facevano concorrenza a quelle di Rachitico, ma il fine giustifica i mezzi. Mi aspettano circa 30 chilometri da fare, molti saliscendi, poca pianura, e la temibile salita di 5 chilometri che porta dritta a Tivoli, sulla Tiburtina. L'inizio è tutto tra pianura e discesa, e dopo 5 chilometri il primo strappaccio in salita dove, essendo ancora a freddo stento un po, ma viene superato agevolmente, e, il resto della strada fino a Guidonia, tendenzialmente in salita, viene fatto in grande rapidità Anche gGuidonia viene aggirata presto e poco prima di svincolare sulla Tiburina, a Villanova, faccio l'unica sosta per rifornirmi un po d'acqua, in tutto un paio di minuti, per poi ripartire alla volta di Tivoli, dove incomincia subito la salita della giornata. Da notare che da questo momento mi metto una bandiera biancorossa che mi fa da mantellina.

La salita è effettuata nell'ora più calda della giornata, e inaspettatamente scivola via con una buona media oraria e con un rapporto tra i più duri! Arrivo a Tivoli e pur essendo in salita inizio a sprintare alla volta dello stadio. E' proprio al primo bivio che da dietro mi arriva una voce che dice : "Ah napoletano!!!!", inutile dire che era il Principe (dei pezzenti) Cerveteri, che con i suoi 3 compari mi supera, per rallentare e farmi ripassare, ed ecco di nuovo Cerveteri: "Barbone!!!!!"...mi ditete come è possibile sprintare quando si è affiancati da un personaggio del genere? Cerveteri e la sua macchinata arrivano per primi allo stadio (e grazie), io arrivo circa un paio di minuti dopo, va detto che allo stadio ci si arriva uscendo decisamente da Tivoli, ovvero altri chilometri da percorrere al caldo!

Arrivato allo stadio mi intrattengo con Cerveteri, Zodiaco, Ladispoli e Rachitico, mentre passa anche qualche dirigente che nota la mia "divisa", mentre già ci iniziamo a distinguere dinnanzi agli occhi dei Tiburtini per la nostra cafoneria! Parliamo anche con un ragazzo della Lazio che segue il Tivoli che ci parla un po della situazione in casa amarantoblu. Da subito anche le guardie di Tivoli ci danno prova della loro "cordialità"invitandoci ad andare davanti al settore ospiti...non per il Cerveteri che dice "Io pago e vado dove mi pare" e poi afferma di essere là perché lui è un dirigente della Lodigiani Calcio, la nuova fissa del Cerveteri di questo scorcio finale di stagione. Cerveteri alla fine l'avrà vinta e rimarrà davanti alla tribuna coperta, mano a mano arriva il nostro Borgataro con Quirino (bruchi di merda!!!), e Lunghezza col Pugile, sbucati dal nulla. Alla fine le guardie iniziano a far entrare solo a noi, con l'invito della guardia baffuta a sbrigarci ("Mica dobbiamo rimanere al sole per i cazzi vostri", parole testuali). Ah, le guardie, per evitare di fare servizio d'ordine al sole, ci aprono il vecchio settore ospiti in tribuna coperta, tanto di guadagnato anche per noi!

La partita sta per iniziare ed i ragazzi arrivati in COTRAL, oltre una ventina, arrivano in extremis, molti ragazzi giovani anche alla loro prima "trasferta". In un clima da tutti al mare, inizia la partita, noi siamo una trentina e passa di ultrà, con altri spettatori della Lodigiani all'incirca una cinquantina, di questi tempi manco tanto malaccio. Gli Ultrà Lodigiani iniziano a tifare incuranti del minuto di silenzio non si sa per chissà qui (ci fosse stato almeno un altoparlante ad annunciarlo), mentre da parte di quelli di casa, che dalla nostra posizione non possiamo vedere, neanche un coro, si sentiranno solo nel secondo tempo con un paio di cori. Noi tutto sommato partiamo bene, e ad ogni gol intoniamo forte e scandito "di questa partita non ce ne frega un cazzo". E' vero, non ce ne fregherà un cazzo, non servirà a nulla, ma dopo esser passati in vantaggio per 2 reti e finire sotto, a fine partita, di 5 a 2, ci sembra una cosa, come dire, un tantino umiliante. Nel primo tempo, calcolando l'importanza pari a zero della partita, secondo me, tifo più che decente, anche se non sono mancate cavolate varie del tipo tifo da tutti sdraiati, con Vocione, un vero fantasma (non del passato) che non gli pareva vero di avere un paio di minuti per sdraiarsi. Da notare le scarpe di Vocione in giro per tutto il settore per tutta la partita, i nostri coro poco rispettosi del Padreterno che hanno avuto l'effetto di allontanare dal settore una madre con bambina e la bandiera "battiatiana"bianca di Giorgio, più che mai simbolica in questa giornata, accompagnata dalla bandiera del Portogallo che più ci rappresenta.

Nel secondo tempo si ricomincia a tifare, ma la piega imprevista della partita ci costringe a svegliare i nostri con cori cattivi, taglienti e ironici, anche a favore del Tivoli (squadra). Tra i più divertenti"Con Mecozzi er Burino se n'annamo a Ferentino", molti i cori che hanno come riferimento la serie D, che ormai sentiamo imminente. Da notare Cerveteri estraneatosi da noi tutta la partita segnalandoci movimenti (non si sa di quale tipo) fuori dallo stadio...mah!

Le guardie ci intrattengono nel settore, ed io ho l'onore di potermene andare prima, dato che ero in bici. Saluto gli altri e mi incammino...quando mi fermo (subito)per stringere meglio il marsupio mi riaffianca il ragazzo di Tivoli conosciuto prima della partita con cui mi scambio 2 chiacchiere e mi saluto. Riparto, inaspettatamente con una certa energia nelle gambe, e fino alla salita delle Molette, che porta a 5 chilometri da casa mia fino a casa, appunto, vado forse anche troppo veloce, e quest'ultima salita mi vede non poco arrancare, ma ce la faccio a farla tutta, incoraggiato anche da una ragazza che da un finestrino mi ha detto "Vai Pantani" (rimasta un po indietruccio), facendomi comunque ridere nonostante mi abbia purgato! Sono le 19.10 e , da quanto ho capito, sono arrivato prima di tutti gli altri, puzzo e la doccia è d'obbligo!

Ora potete dire che gli Ultrà Lodigiani sono andati in trasferta anche in bicicletta

 

Stefano - Ultrà Lodigiani