Ragusa-Lodigiani del 28/9/2003

 

Dopo svariati anni e svariate stagioni gli Ultrà Lodigiani saltano, loro malgrado, una trasferta. La Causa purtroppo è stata il black out elettrico generale che ha paralizzato tutta l'Italia, senza risparmiare la nostra rete ferroviaria. Ma andiamo con ordine.

A partire siamo in 3, io, Tania e Cerveteri, per Tania era la prima trasferta, oltretutto ben lontana, ma, come lei stessa mi aveva detto, era contenta di partire, soprattutto dopo aver sentito i racconti delle trasferte, in particolare voleva vedere come era possibile arrivare con pochi spiccioli fino a Ragusa. L'appuntamento è alle 21.45 a Termini, la prima sorpresa è che il treno che ho programato non era in calendario e ripieghiamo su quello delle 22.45, comunque più veloce. Appena saliti comincia la sfida più estrema, quella con gli Zii, e Cerveteri si apposta di guardia vicino alla porta dello scomparto (ci eravamo messi proprio in mezzo al vagone per evitare sorprese), ed ecco che, nel bel mezzo di una chiacchierata, superata Latina, Zio passa all'azione...la fuga mia e di Tania è immediata e siamo costretti ad andare in direzione anti-zio per poi chiuderci nel cesso, mentre inaspettatamente Cerveteri decide di aspettare in tutta calma lo Zio... dopo un po la mia tattica cambia e, escluso il cesso, si opta per scavalcare lo Zio, riprendiamo quindi a percorrere il treno in direzione Zio e lo scavalchiamo proprio mentre è nel nostro scompartimento a fare la multa ad un Cerveteri più rilassato che mai! Zio ci adocchia ma fortunatamente non dice nulla e dopo 2 secondi io e Tania siamo già nel vagone successivo a rinchiuderci, con lo squillo sul cellulare del Cerveteri quando lo Zio è definitamente passato, e, tornati allo scomparto, si chiudono le tendine e si prosegue in tutta tranquillità.

A dormire si dorme poco, e ci riusciamo più o meno verso Salerno. Quando ci risvegliamo siamo completamente fermi in mezzo al nulla, in una stazione chiamata Cetraro, se non sbaglio, a 20 km da Paola, ore 3.30 circa. Da subito si vocifera tra i passeggeri del black out che ha colpito l'Italia intera eccetto la Sardegna, e non si sa quando la rete elettrica sarà ripristinata. Si dice che un locomotore verrà a prenderci per portarci (almeno) fino a Paola, ma ciò avverrà solamente alle 7 di mattina, ed in quell'arco di tempo c'è solo tanta attesa mentre arriva il giorno. Passate le 7 il locomotore ci porta a Paola, dove comincia un'altra, interminabile attesa, e, minuto dopo minuto, le speranze di arrivare a Ragusa almeno per il secondo tempo diminuiscono.

La parte più bella della trasferta è verso le 9, quando lo speaker della stazione avverte che ci sarà un buffet gratis al bar della stazione di Paola...noi ci tuffiamo ma è quello che fanno tutti i passeggeri dei 2 treni fermi, e qua inizia un vero assedio al bar, che alterna momenti di luce a momenti senza corrente...l'intenzione delle "care" FS era offire un cornetto ed una bibita a tutti, ma dopo un po il tutto inizia a diventare un saccheggio indiscriminato...gente che usciva con le braccia piene di roba più varia, compresi giocattoli e salumi...in questa scena noi siamo a nostro agio, anche se comunque ci viene da ridere...la battuta di Cerveteri, vedendo quel mare di zozzaglia pronta al saccheggio, calza a pennello : "Ma che stamo all'autogrill???". Da parte nostra inauguriamo al meglio il nostro nuovo borsone trasferta (molto più ampio), lo apriamo e dentro incominciamo ad infilarci di tutto in quantità industriale, arraffiamo come non mai, e, risaliti sul treno, sul sedile sbraghiamo chili e chili di roba varia, tutta alimentare, e più in particolare dolciumi che ci rovineranno non poco lo stomaco.

L'attesa per la ripartenza, con la corrente ripristinata, è per le 12.20 circa, con solo 9 ore di ritardo...si decide di proseguire verso Catania per prendere l'aereo alle 19.45, visto il largo anticipo, e visto che per ora non vi sono altre possibilità di tornare a Roma, dove ci informano che persiste il black out. Così arriviamo a Villa San Giovanni verso le 14.30 e subito il traghetto che ci porta in Sicilia. Ma la sorpresa che troviamo a Messina è che c'è ancora il black out, i treni non partono e ci sono solo i pullman sostitutivi, chiaramente 2 pullman per Catania ci partono davanti agli occhi. C'è il tempo di un Cerveteri show che inveisce contro un prete obedo col telefonino da un milione e, sul pullman che dovrebbe portarci a Catania, sale un negro, plurioffeso da Cerveteri, e delle suore, alle quali Cerveteri avrà il coraggio di bestemmiargli davanti! Il pullman parte solo alle 17, ma ancora contiamo di arrivare tranquilli...ma dopo Messina si scatena il diluvio universale, e la prima fermata, Taormina, viene raggiunta con la strada diventata praticamente un fiume in piena, tanto che l'autista del bus si toglierà la camicia per guidare in canotta. La fermata dopo è Giarre, ma la fortuna vuole che i 2 che devono scendere accettano di farsi lasciare al casello dell'autostrada, ed infine l'ultima fermata, Acireale, che diventerà un vero calvario, questo perché i furbi acesi si fanno ognuno accompagnare sotto casa, mentre io personalmente inizio ad inveire contro tutti e ad attaccarmi col conducente con stile poco elegante, e mentre intanto si erano fatte le 19...addio aereo ci siamo detti tra noi, ma, tramite telefonate ai dirigenti, sappiamo che il nostro aereo partirà per le 20.30...alle 19.20 siamo a Catania Centrale...per una volta decidiamo di dare un calcio alla tirchieria e di pagarci un taxi ma...ovviamente il taxi non si trova! La fortuna vuole che troviamo un abusivo che in 10 minuti contati ci porta all'aeroporto sfrecciando come un pazzo, nemmeno sulle macchine delle guardie ho visto una cosa del genere! Sono le 19.45 quando arriviamo, incolumi, all'aeroporto, e scopriamo che la squadra prende il nostro stesso aereo....fila infinita per il check in ma possiamo finalmente presentarci all'imbarco senza ulteriori problemi...l'aereo partirà addirittura alle 21, ma l'impresa è quella di poter tornare a Roma senza aspettare Lunedì. Arriviamo alle 22 a Roma dopo un volo abbastanza tranquillo e dopo un bis per il nostro rinfresco, Da Roma poi il treno che ci porta a Ostiense (Cerveteri) e Tiburtina (io e Tania). L'odissea è finita!

 

Stefano - Ultrà Lodigiani