29/03/2009

Lodigiani - Torre Gaia

 

Da un po’ non firmo un racconto, e stavolta lo faccio più che volentieri! 28 Marzo 2009, una data che avevamo già segnato da molto tempo, visto che, con largo anticipo, abbiamo saputo della più che giustificata assenza di alcuni nostri elementi, quindi si è cercato di far di tutto per salvare il salvabile, anche se, durante la settimana, l’attività degli Ultrà Lodigiani si è svolta nella massima regolarità!

Le partite marcate dal passaggio all’ora legale in passato hanno sempre creato non pochi problemi al nostro gruppo, da sempre alle prese con scuse leggendarie e con rocambolesche sgamate. Messaggi, telefonate e sms incitano tutti a non scordare l’ora legale e la risposta sarà più significativa. Peccato che, per un gruppo alle prese con l’orario mattutino tutte le domeniche questo passaggio sia una mezza bastonata, ma i veri Ultrà Lodigiani non conoscono di questi problemi ed ecco che la svegli mi accoglie alle 8 in punto (in pratica alle 7) dopo pochissime ore di sonno, ma questo e ben altro per la vita ultrà! Come da programma si prende tutto il necessario per partire, sciarpa al collo, e, con Roma più vuota che mai arrivo puntuale a casa di Marco alle 9.15 per dargli uno strappo alla Borghesiana, anche se prima, sempre per telefono, si sono dovute risolvere, con altri ragazzi, questioni prettamente logistiche.

Che è una giornata un po’ particolare e più pesante del solito lo si capisce alle 9.45 quando rimaniamo solo io e Marco ad aspettare gli altri fino alle 10.30, un mezzo record negativo dell’anno assorbito comunque da un giro per il centro della Borghesiana e da chiacchierate su stadio e Lodigiani! Ore 10.30 arriva la macchina del Roscio chiaramente senza i famigerati “ultras della piazzetta” (una mezza leggenda metropolitana come gli amici del Privo) e in 4 si va al campo a sistemare l’armamentario, che per oggi comprende i soli “est 1996”, “Giustizia per Gabriele”, “Brigata LL”, e come per annunciare una giornata abbastanza sciapa sugli spalti l’immortale “+ figa – fighetti”. Ormai è un classico che decidiamo come piazzare gli striscioni a seconda di come tira il vento (è vero, la pioggia non l’abbiamo mai beccata, ma vento più adatto a Paul Cayard che a noi l’abbiamo beccato sin troppo), e il vento dice che gli striscioni vanno messi in campo, tanto che quando li appoggiamo si reggono da soli anche se non mancheranno le solite strisce di scotch e le mitiche mollette! Minaccia pioggia in maniera tremenda (solo quello ci mancava) ma per fortuna non piove mai. Prima della partita arrivano Tarantino (promosso pienamente alla prova dell’ora legale) e il Privo (che Borgo chiama il Primo).

A inizio partita si accende giusto una torcia e si comincia a cantare ma subito capiamo che non è aria…a parte il fatto di essere, oggi, appena in 6, il vento all’indietro non dà un grande impatto ai nostri cori, anche se gli Ultrà Lodigiani non demordono, tanto che alcuni cori verranno pregevolmente bene, come il coro a rispondere su “Forza Vecchio Cuore BiancoRosso”. Tra il mal di gola comune a più di qualcuno (me compreso), il numero, le condizioni climatiche e già la Borghesiana che per il tifo non è proprio il top la nostra prova è si sufficiente, eppure, un mese fa, quando eravamo ancora meno, mi sembrava fossimo andati decisamente meglio, almeno da un punto di vista di intensità! Comunque il sostegno non manca mai, le bandiere sventolano a fatica causa il forte vento, la bandiera dell’Austria in pratica finisce di rompersi (magari era anche ora), e la squadra in campo gioca bene ma fatica contro un Torre Gaia che di sicuro non era quello della partita di andata! Le occasioni non mancano da ambo i lati, forse la Lodigiani spreca un po’ di più ma il Torre Gaia non sta certo a guardare e lo 0-0 a fine primo tempo non ci sta, ma il punteggio di parità si! Tra primo e secondo classica vendita delle fanzine con l’aggiunta del Roscio in versione rabbina che vende le sue spillette ed adesivi con avidità (anche se le spille degli UL le consiglio vivamente a tutti, belle e finalmente un po’ di materiale!).

Si fa appena in tempo a bere e si accendono due torce al ritorno delle squadre in campo, riprendendo a cantare con maggiore insistenza, anche se i risultati non cambieranno significativamente: ultrà quindi che cantano ma i loro sforzi non dico che saranno vani, ma di sicuro non hanno reso per lo sforzo e l’impegno che abbiamo comunque prodotto! Si accendono altre due torce durante la partita per fomentare la partita e, durante le fasi di gioco ecco che sbuca sotto al nostro settore un autentico Zio di Trenitalia con tanto di giacchetta (chiaramente nuova, quelle col rosso), che ci promette una torcia da 8 minuti ma mi dà picche quando gli chiedo la mitica chiavetta! Chiaramente lo salutiamo con un “Maciniamo i kilometri, superiamo gli ostacoli, con l’Eurostar, senza pagar….”. In campo la partita si insquallidisce notevolmente a nostra sorpresa, visto che il pareggio non interessa a nessuna delle due squadre che non possono perdere terreno sulle battistrada nella lotta al terzo posto…eppure (questo è l’anno delle sensazioni) sento che non può finire così e invoco una papera, un’uscita a vuoto, del portiere, finora impeccabile del Torre Gaia….detto fatto ed un minuto dopo, peraltro a 5 dal termine, Catani batte una punizione senza troppe pretese da posizione defilata che con un rimbalzo beffardo dribbla il portiere del Torre Gaia che cerca di rimediare con un improbabile tuffo! Forte la nostra esultanza! E’ il gol che ci permette di superare in classifica il Torre Gaia! Per fare lo stronzo fino in fondo predico che il Torre Gaia non segnerà mai, anche se qua mi sono maledetto quando l’ho detta perché gli ultimi minuti sono un autentico assedio finale dei Casilini, che però, grazie alla difesa che tiene botta, a un po’ di fortuna e all’arbitro (pessima la sua prova) che per fortuna non cede ai loro tranelli, non riesce a pareggiare, secondo un’altra legge del calcio che dice “se ti svegli solo alla fine non passerai mai”. Sta di fatto che, nella lotta al terzo posto, solo la Lodigiani esce a testa alta, mentre il Torre Gaia, pur con appena due punti in meno, appare l’undici con meno possibilità per la Coppa Lazio. A fine partita (calcolando Titti e D’Innocenzo assenti) solo il bomber e due compagni di squadra ci vengono a salutare, segno di come comunque siamo apprezzati solo da una parte della squadra.

Ce ne andiamo comunque contenti, anche oggi la Lodigiani ha dato il meglio di sé, e gli Ultrà Lodigiani hanno superato una data comunque temuta da tutto il gruppo. Vie Crucis a parte speriamo che la prossima settimana il gruppo risponda senza assenze e con più partecipazione! I presupposti non mancano e Trevi è una delle trasferte più attese dell’anno!

Stefano - Ultrà Lodigiani