Catania-Lodigiani del 7/10/2001

 

Il viaggio in treno è lungo, la notte il momento giusto per partire. La maglietta è quella degli Ultrà Lodigiani, la sciarpa al collo (anzi, in vita visto che faceva caldo)regolare. E' bello partire per una trasferta come questa, nonostante le tante vicende del gruppo. Forse la nostra voglia di partire coincide con quella di dare un segnale, di non mollare e di crederci ancora. Non so perché ma questa trasferta ha qualcosa di magico sin dalla partenza...il pre-trasferta, la macchina lasciata di corsa alla stazione, la gente che ti fissa la maglietta in metrò, cose già fatte e scene già vissute, ma che quando si ripetono ti dicono che ancora non sei invecchiato anche se passano gli anni. Credo che per un ultrà sia il massimo farsi una trasferta di questo tipo, senza nessuna comodità, facendoci ore di treno, di trucchetti ed espedienti per non pagare (o pagare meno). Ormai gli Ultrà Lodigiani sono affezionati al treno che parte all'1:15 dalla stazione Ostiense, dal momento che sappiamo benissimo che non si vede, durante il viaggio, la minima ombra del controllore, con il solo rischio di trovarcelo dopo Messina. Partiamo visibilmente fomentati, e credo che sia il mio stato d'animo, alla quinta trasferta a Catania, coincidesse con quello di Lorenzo, alla prima. C'è tanta voglia di macinare quei chilometri che ci porteranno alla meta. Dopo la consueta chiacchierata ultrà, l'accavallarsi di vecchie e nuove storie sulla Lodigiani, e qualche telefonatina per salutare alcuni dei nostri migliori amici (Crostata, Ilde e Pely tra gli altri), ci accingiamo a dormire, io sono crollato subito per la stanchezza accumulata in giornata. Che caldo che fa! Ma si riesce lo stesso a dormire, e poi i sedili sbragabili del mitico Espresso sono il top per un gruppo di zozzoni quali obiettivamente siamo!

Riapro gli occhi solamente a Villa S.Giovanni, dello Zio neanche la minima ombra, ed in finale non era nemmeno male la colazione fatta su quella fogna di traghetto che ci porta a Messina, ormai visto e rivisto! Penso tra me e me che se un giorno ci sarà il famoso ed ipotetico ponte sullo Stretto ci mancheranno tanto anche questi traghetti, anche se molti ne faranno volentieri a meno...a Messina cambiamo posto sul treno, il nostro è troppo in "Zona Zio", molto meglio ripiegare in fondo al treno. Ma esistono gli Ultras S.Alessio Siculo? Questo  ci chiediamo dopo aver visto una scritta fuori da un campetto di paese che ci ha incuriosito non poco. Taormina-Giarre-Acireale (ci rivedremo), e finalmente Catania! Grande la soddisfazione in noi per aver evitato lo Zio! Roma-Catania zero lire, il viaggio con gli Ultrà Lodigiani è tra i più convenienti che esistano! Certo che a Catania fa un caldo inaspettato, oltretutto devo portare la felpa perché sto con la maglia del gruppo e per motivi di cautela non mi va di esporla, anche se ad un certo punto sbrocco e almeno davanti mi aprirò la felpa, non saranno pochi gli sguardi incuriositi! Essendo arrivati abbastanza presto (alle 11:20), un giro sulla via Etnea ci sembra a dir poco d'obbligo, e dopo aver spizzicato qualcosa si riprende a piedi fino allo stadio. Devo dire che la prima volta che sono venuto a Catania la distanza stazione-stadio mi sembrava di un'enormità incredibile, ora che conosco questa stupenda città mi sembra un attimo.

Il Cibali appare di fronte a noi, mi chiedo quale risultato ci riserverà la partita di oggi.

Arrivati alla porta carraia ci incontriamo le Teste Matte. Va detto che questo gruppo di cui abbiamo parlato poco finora, è abbastanza fantomatico e coincide con la figura dello storico Cerveteri, che comunque sia è degli Ultrà Lodigiani. Cose nostre. Sta di fatto che i 3 delle Teste Matte (a proposito, mi dite come gli altri 2, a parte Cerveteri, sono andati a Catania???) hanno speso circa 500 000 lire (mezzo milione) a testa per questo Week End calcistico, comunque sia contenti loro... stavolta il settore per noi è aperto, avevamo infatti chiesto alla società, in settimana, di segnalare la nostra presenza dopo le incredibili e paradossali vicende dello scorso anno. Entriamo e, visto che siamo della Lodigiani e ce lo possiamo permettere, entriamo nel settore direttamente dal campo, con il poco pubblico catanese che ci ha fischiato timidamente. Vedo Lorenzo come estasiato dall'esperienza, credo sia più che normale! Entriamo con dei controlli che all'apparenza sembravano accuratissimi (in realtà non lo erano, fidatevi) e possiamo mettere le nostre pezze. Oltre agli striscioni dei 2 gruppi noi aggiungiamo Lodigiani Roma e Brigata Bonucci. Nel frattempo Cerveteri ci racconta una marea di buffonate sul suo soggiorno, la sera prima, nell'albergo della squadra (pagato interamente dai 3 delle Testa Matte, va detto a scanso di equivoci), raccontandoci qualche aneddoto sulla squadra e facendoci conoscere il punto di vista di molti giocatori sul nostro gruppo. Noi siamo in tutto 7, numero buono per tifare, tralasciando però il fatto che col boicottaggio delle Testa Matte è tutto più che inutile!

Lo stadio mano a mano si riempie, gli spettatori saranno all'incirca diecimila e il colpo d'occhio si vede, ed è più che naturale col Catania primo. L'entrata di campo delle due curve non è male, da segnalare che la Nord fa scoppiare tantissimi botti per circa un minuto, chissà se l'avessimo fatto noi al Flaminio...ma lasciamo perdere e godiamoci lo spettacolo!

All'inizio vanno notate 2 cose:

1) Fa un caldo bestiale, ma mentre gli Ultrà Lodigiani rimangono sopra lo striscione, le regalatissime Teste Matte prendono posto nel pianerottolo dietro gli spalti all'ombra, col solo Cerveteri che ogni tanto si aggirava dalle nostre parti per dire qualche cazzata delle sue.

2) E'una Lodigiani che non ti aspetti, sbarazzina e senza nessun timore reverenziale. E'questo atteggiamento vincente tenuto dal primo minuto che ci porterà a questa grande vittoria!

22°: Roberto Manca, con un tiro precisissimo, infila l'incolpevole portiere catanese, è l'1-0, ammutoliti i 10000 del Cibali, dopo aver offerto un grande tifo prima del gol. La partita e lunga, occorrerà soffrire...la Lodigiani tiene benissimo, ma proprio sullo scadere l'arbitro assegna molto generosamente un rigore al Catania per un presunto atterramento di Baggio, ennesimo regalo di quest'anno nei confronti delle nostre avversarie. Sarà lo stesso Baggio a trasformare per il momentaneo 1-1.

Primo tempo finito? Macché! In pieno recupero, e questa è incredibile, ci viene concesso un rigore per fallo su Manca, eccellente la sua prestazione. Ammetto di non aver visto bene l'azione, quindi non esprimerò nessun giudizio, però ho visto che da parte catanese non ci sono state grandi proteste. Ciò che stavolta non ho veramente visto è il rigore tirato da Roberto, mi sono girato e non ho guardato! Gli altri esultano, mi posso girare ed esultare per il 2-1! Il primo tempo finisce, il Cerveteri fa partire un"Lodigiani olé"seguito da noi altri. Nel secondo tempo ci rifocilliamo a dovere, pronti ad un'ulteriore prova di sofferenza.

Al 64°, dopo una perfetta parità di valori in campo, pareggia il Catania con Bonura. Esulta il popolo rossoazzurro, tra di noi si rivive lo spettro di Nocera, con la Lodigiani passata in vantaggio per 2 volte e poi battuta 3-2. Tutto ci aspettiamo tranne una grande reazione della Lodigiani, tornata subito in vantaggio al 67°con una beffarda punizione di Zaccagnini, più che responsabile il portiere Sansonetti! Ma va bene così! Io non posso descrivere ciò che abbiamo provato a passare per la terza volta in vantaggio. La partita prosegue a grandi ritmi, attacchi del Catania e tentativi di contropiede della Lodigiani. Ma dall'80°in poi sarà una vera sofferenza, un assedio catanese, e forse giusto in virtù di questi ultimi minuti il Catania avrebbe meritato il pareggio, ma è troppo poco. Il palo di Baggio su punizione ci appare come segno del destino, eppure aspettiamo la fine che non arriva più! Prima 5 minuti di recupero (dove?), poi altri minuti per vari infortuni, con la partita finita alle 17 in punto. Ma stavolta il triplice fischio dell'arbitro non fa sconti, abbiamo espugnato il Cibali! Un sogno che però sogno non è! Troppo bello, ineffabile, indescrivibile! Troppo troppo bello! E stavolta il regalo più bello ce lo fa la nostra squadra, venuta a ringraziarci sotto il settore, la soddisfazione è completa, col Cibali intero a guardarci! Che dire? Boh, sinceramente non lo so neanche io! Stavolta il Dio Pallone (e non solo) non verrà bestemmiato! L'immancabile Giorgio (fratellone acquisito) ci accompagna alla stazione, stavolta, e forse è l'euforia della vittoria, sono io ad offrirgli da bere, credo sia rimasto più che sorpreso conoscendo la fama degli Ultrà Lodigiani!

Premessa del viaggio di ritorno: non abbiamo un treno che va a Roma, ci avventuriamo verso Messina prima e poi verso Villa S.Giovanni. Come ho premesso a Lorenzo il viaggio di ritorno non ha niente a che vedere con quello dell'andata, stavolta ci pizzica subito lo Zio che ci fa fare il biglietto fino a Messina, anche se lo Zio stesso si beccherà non pochi insulti dallo stesso Lorenzo, subendo! Anche perché il nostro Zio era un tipo molto, come dire, alternativo! Non so se avete mai visto uno Zio, durante la corsa del treno, segnalare alla mamma la sua presenza con una torcia portatile!! Mah! A Messina ci avventuriamo subito verso la stazione di Messina marittima, dove prenderemo aggratis il primo traghetto per Villa S. Giovanni. Ci parla un vecchio tizio che pare uscito dal romanzo dei Malavoglia di Verga (ma tutti a noi capitano i matti??), per fortuna non si intrattiene più di tanto con noi. Il traghetto a sbafo passa veloce, da notare il bar chiuso in quanto devastato 2 ore prima dai Palermitani, e spicci per le macchinette non ne abbiamo, ci teniamo la sete. E quando si scende un tizio ci fa notare che sta per partire il treno per Roma. Grande la corsa ma alla fine gli Ultrà Lodigiani riescono nell'impresa di agganciare il treno. Anche stavolta lo Zio ci purga subito, io voglio stare tranquillo, quindi faccio fare i biglietti fino a Salerno (grande lo Zio che non ci ha fatto nemmeno pagare la sovrattassa). Da lì è una continua dormita, io sentivo che puzzavo come un suino destinato al macello, e come che non fosse bastata la giornata a Catania, ho continuato a sudare per tutto il viaggio di ritorno bevendo rigorosamente niente! Roba da disidratazione immediata! Ma un buon sonno aiuta. Le uniche cose che mi ricordo del viaggio di ritorno sono lo zozzone che ha preteso il posto e lo Zio passato dopo Salerno che ha chiesto il biglietto, io gli ho risposto"già visto"e se n'è andato: meglio così! Non mi andrà bene con lo Zio passato dopo Latina, da cui ho preferito fare il biglietto Latina-Roma con la solita scusa di essere salito di fretta, altre 6000 a testa senza sovrattassa. Spesa complessiva del viaggio circa 55000 lire andata/ritorno, da cui vanno sottratte le 25000 l. a testa assegnateci dal gruppo (grazie a chi ci ha dato un contributo). Eccomi qua di nuovo a Roma, mi aspetta un'ulteriore dormita non lunga. Guardo al volo i giornali, la guerra è inizziata e non ce ne siamo resi conto, la trasferta ci ha fatto scordare, per un giorno (anzi, uno e mezzo), l'esistenza del resto del mondo. "La guerra non fermerà lo sport"afferma il Corriere,e poche pagine più avanti il titolo "La Lodigiani sbanca il Cibali". Già. E noi c'eravamo.

Lunedì, stazione Termini, ore 22:30 circa. Mi trovavo là per motivi personali. Lo speaker annuncia che il treno dell'1:14 che doveva partire da Roma Ostiense partirà dalla stazione Termini. Ed io ripenso ad una delle più belle giornate che la Lodigiani mi ha regalato...

 

Stefano-Ultrà Lodigiani