27/10/2007

L'Aquila - Castel di Sangro

 

27/10/2007: eccolo finalmente è arrivato il tanto atteso giorno. Si parte per L'Aquila. Alle ore 10 mi vedo a Cipro sotto casa del Tarantino dove ci raggiungeranno Simone e Valerio e dopo un' po' di cazzeggio, con la macchina del Tarantino, andiamo a Porta Portese per prendere un' po' di torce. Arrivati li già si può intravedere la mentalità portoghese del gruppo, infatti quando ci dicono che una torcia costa 5€ io subito dico:”e daje daccene 5 a 20 € e non se ne parla più”, e dopo un primo momento la commessa è stata costretta a cedere dinnanzi alle nostre insistenze. A questo punto, torce alla mano(tanto che dovemo fa,niente),ci avviamo verso la fermata metro(GRATIS) di Rebibbia dove ci incontreremo con  Stefano. Eccoci, finalmente siamo arrivati e subito poco dopo arriva Stefano e a gruppo completo ci accingiamo a partire verso L'Aquila.

Il viaggio procede abbastanza veloce e con varie soste all' Autogrill, si parla della partita e soprattutto degli Aquilani, rendendoci consapevoli a vicenda di quello che poteva capitare, poiché sicuri che gli aquilani ci avrebbero aspettati, ma anche noi saremo stati pronti a tutto. Intanto fra una birra e un panino(gratis) arriviamo a L'Aquila dove ci incontriamo con Salvatore e la sua ragazza e non molto distante da li ci vediamo coi Sangrini e coi Celanesi. Si riparte,ci avviamo verso lo stadio, il Fattori, non molto lontano dal luogo d'incontro, aspettando di vedere da un momento all'altro sbucare gli aquilani. Così però non è perché dopo essere giunti a palle stra larghe al Fattori e dopo esser scesi dalle macchine ancora nessuna ombra aquilana. A questo punto essendosi fatta anche una certa si decide di entrare con una perquisizione abbastanza blanda tanto che entrano tutte e nove le torce. Entrati dentro è uno squallore, degli Aquilani nessuna traccia, niente striscioni(ricordo che nelle categorie dilettantistiche si possono portare senza faxare), solo qualche gruppetto di persone sparse qua e là. Degli aquilani si può dire che dimostrano di essere privi di mentalità e indegni di avere una squadra ,poiché un loro comunicato precedente citava ”Mai più in eccellenza”dove affermavano che L'Aquila, che ha militato in serie come la C1, non merita di stare in Eccellenza. Sicuramente è di una tristezza unica vedere come persone che hanno una squadra da seguire se ne stiano a casa con questa scusante, mentre c’è chi come noi metterebbe una firma, anche col sangue, per una terza categoria,e qua chiudo questa parentesi. Cominciamo ad appendere tutti gli striscioni e intanto si fanno le 14:45  e le squadre calcano il terreno di gioco e i giallo-rossi vengono accolti da una torciata di grande rilievo. Dal nostro settore per circa cinque minuti si vede niente e poco,poiché avvolti dal fumo...manco male. Cominciamo subito a sostenere il Castello, il tifo è abbastanza buono con bei cori a rispondere che rimbombano in un Fattori desolante. Gli Aquilani vengono offesi con svariati cori a più riprese senza assolutamente fiatare(ce credo...ASSENTI)...è veramente bello fare il nostro porco comodo in casa aquilana. Durante il primo tempo si crea qualche discussione con le guardie poiché contrari allo sventolio della bandiera dei pirati, che comunque verrà sventolata comunque a tratti. Si conclude il primo tempo durante il quale si è fatto un buon tifo anche se non ottimo ma comunque non era male. Da segnalare che più volte, durante qualche momento di silenzio ,abbiamo urlato un “secco”e potente NNNNAAAAAMMMMM. Inizia il secondo tempo nel quale si continua a tifare anche se con cali, meglio sicuramente il primo tempo e si giunge alla fine della partita che ha visto L'Aquila imporsi per una rete a zero, con un rigore per parte ma quello sangrino clamorosamente sbagliato. Ci accingiamo a levare gli striscioni e vediamo che le guardie cominciano a mettersi i caschi e ad armarsi di manganelli...MA CHE DEVONO FA...tra loro si possono riconoscere facilmente anche due ispettori della digos. Ripiegati con cura gli striscioni ci apprestiamo a uscire fuori e appena mettiamo piede di fuori vediamo circa 15/20 aquilani ma non erano né dei NAM né degli RBE, erano dei bruchi fomentati, oddio io mi permetterei di definire bruchi anche NAM e RBE. Voi come la definireste gente che ha la squadra e non segue nemmeno in casa? In un attimo ci ritroviamo tutti coi volti coperti dalle sciarpe e pronti a caricare, ma nemmeno il tempo di partire che sbuca una agente della digos con telecamera e comincia a riprendere tutto. Il gruppetto di Aquilani se ne va e anche noi rinunciamo alla carica, vista la grande repressione sicuramente è stata la cosa più saggia, anche se però ci allontaniamo col rammarico poiché convinti che la in mezzo si sarebbe creato il vuoto.  Ci salutiamo coi Sangrini e Celanesi e ripartiamo verso Roma. Durante il viaggio di ritorno sicuramente è tanta la delusione per come sono andate le cose poiché tutti ci aspettavamo una giornata più movimentata. Dopo qualche sosta all' Autogrill,che di certo non guasta mai siamo di rientro a Roma dove ci dividiamo le “vivande restanti” e dopo esserci salutati ognuno è andato per la sua strada.

Nikola -Ultrà Lodigiani