L'Aquila-Lodigiani dell'8 Ottobre 2000

 

Per me e altri che seguono la Lodigiani è sempre un'emozione partire in numero decente, anche se per molti il numero da noi considerato decente può essere ritenuto ridicolo. Tutta la settimana è stata spesa per organizzare al meglio questa trasferta, raccogliere i soldi di tutti, controllare orari e tragitto del pullman e cose simili. Quando ci siamo visti alla stazione Tiburtina una macchina era già in autostrada. In tutto a prendere il pullman siamo una ventina, unica assenza non prevista Damiano per motivi di salute, anche un altro non è potuto partire in quanto non aveva i treni al ritorno per poter tornare al suo paese. Quindi si parte, tra chi si legge il giornale per la Ferrari, chi è andato a letto alle 6 di mattina e sta in pratica ancora dormendo, chi giunge, come il sottoscritto, abbastanza fomentato. La giornata, al contrario delle previsioni, è decente e invoglia a partire. Prendiamo il pullman dell'ARPA che ci porterà allo stadio direttamente. Sul pullman il boccione di vino perso alla stazione finisce in fretta, mentre Papocchio, più in forma che mai, già vuole inaugurare le birre offerte da Danilo. Dietro al pullman lo stendardo Lodigiani Roma è d'obbligo. Il viaggio trascorre tra canti e tantativi (vani) da parte di qualcuno di recuperare un'oretta di sonno. La strada si fa in salita e arrivano le nuvole tipiche delle zone di montagna. Papocchio costringe a fermare il pullman per le sue esigenze e subito dopo chiede una sosta per prosciugare un'autogrill, che però non viene concessa dall'autista.

Arriviamo a L'Aquila e il pullman dovrebbe far capolinea vicino allo stadio, ma a nostra sorpresa, si ferma davanti al settore ospiti con la polizia ad attenderci. Scendiamo intonando a gran voce i nostri cori, Papocchio è una saetta nel dirigersi verso la curva aquilana, la polizia purtroppo lo vede e gli prende subito il documento. Ci raggiungono Danilo e gli altri, arrivati con la macchina molto prima. Si entra. Per la prima volta vedo lo stadio di L'Aquila quasi pieno, in curva a far gruppo sono circa 200, forse poco più, in molti rispetto alle poche volte che li ho visti, ma l'entusiasmo riesce a fare grandi trasformazioni in ogni curva. Anche gli striscioni hanno subito una forte impennata, non più solo NAM e Red Blue Eagles, ma anche RAMS (magari si pensano di essere quelli del Milan) e Torcida Rossoblù. In tribuna coperta, comodamente seduti, vediamo molti volti conosciuti che vengono al Flaminio, che di sostenere la Lodigiani in maniera attiva, nonostante i nostri numerosi appelli, se ne sono altamente sbattuti. Purtroppo noi non facciamo parte di quel 99% di tifoserie che parte in un numero e si ritrova più persone, anzi, rischiamo di essere meno di quelli partiti (vedi Torre Annunziata). Solo 4 tifosi sono venuti nel settore con noi e meritano un elogio se non altro per aver capito i nostri sforzi.

La partita ha inizio. Come era lecito attendersi la curva locale fa un gran tifo, anche noi ci facciamo sentire alzando bandiere e stendardi, ma la disparità numerica si fa sentire. Come sempre la Lodigiani parte a rilento, le iniziative sono solo della squadra di casa, non riusciamo a fare bene 2 passaggi di fila. La partita non promette niente di buono. Noi continuiamo a spingere la squadra con cori secchi e decisi e sono pronto a giurare che ci siamo sentiti spesso. Verso metà primo tempo Papocchio viene portato via definitivamente dalle guardie che se lo terranno in via cautelativa fino alla fine della partita, a suop carico un tentativo di scavalcare il campo per mettere la sciarpa dietro la porta di Bifera e diverse provocazioni verso parte della curva aquilana. L'invito delle guardie è di starcene calmi che siamo un pò troppo turbolenti...fino ad adesso solo al Flaminio ci avevano rotto le palle in questa maniera, e forse in pochi altri posti. Stranamente la Lodigiani regge per quasi un tempo, ma al 43° arriva il giusto vantaggio del L'Aquila con Di Nicola. Nemmeno il tempo di riprenderci psicologicamente e finisce il primo tempo.

Ovviamente tra di noi serpeggia un pò di malumore, anche se niente è ancora perso. Nel secondo tempo tifiamo con la stessa costanza del primo e alla fine la nostra prova vocale è da ritenersi più che buona. La Lodigiani attacca senza convinzione, ma almeno si intravede un pò di gioco, ma manca concretezza davanti alla porta ed è il solito Lucidi a salvarsi nello schifo generale, anche se il capitano verrà presto sostituito ed espulso poi dalla panchina (!) per offese verso l'arbitro. Al '69 Di Nicola ci purga per la seconda volta con la complicità di Bifera.

Da questo momento ci rompiamo il cazzo e iniziamo a contestare, non tanto per la quarta sconfitta di fila, ma per la svogliatezza, la mancanza di cuore, gambe e cervello, dei burattini di carta pesta. Ci avviciniamo alla panchina a dirgliene di tutti i colori. Il dg Mecozzi ci fa chiaro segno di smettere ma non è lui che stiamo a sentire, la rabbia è veramente troppa. Come che non bastasse verso la fine arriva la tripletta di Di Nicola e tutti a casa. Negli ultimi minuti teniamo lo striscione in mano e cantiamo come abbiamo fatto per tutta la partita.

Ammettiamo che non era facile cantare in quelle condizioni, sempre sotto e con la curva Aquilana molto aiutata dai tamburi ma in buona forma. Noi la nostra piccola figura l'abbiamo fatta, aspettiamo che anche la squadra la faccia in ogni campo in cui giocherà, magari anche perdendo ma senza mai scordare di lottare e crederci...fino alla fine!

A fine partita un pò di Aquilani, tranquilli durante la partita, rompono un pò le palle. Tra il fatto che poco si capiva di quello che diceva e il fatto che poco sono stati inculati, la cosa non assume rilievo. Usciamo scortati dalle guardie che chissà che temevano (fuori gli Aquilani erano in 5!) e prendiamo il pullman del ritorno che ripassa davanti al settore, dove troviamo già Papocchio comodamente sistemato.

Al ritorno si parla molto della preoccupante situazione della squadra e si decide per contestarla a Castel di Sangro Domenica prossima. Molto si discute, infine, delle turbative che il nostro tifo ha avuto ultimamente. Prima delle 20 siamo già a casa, fatto piuttosto insolito.

Alla fine di questa trasferta ho molto amaro in bocca per la situazione della squadra e per il futuro. Posso solo sperare in una netta ripresa per quanto riguarda i risultati.

Il nostro sostegno mai mancherà, ma solo per la maglia, questa squadra si sta dimostrando indegna.

Vorrei inoltre annotare il ritorno di Pantano, giocatore che si è sempre dimostrato sensibile nei confronti della Causa.

Stefano-Ultrà Lodigiani