"Voce in Capitolo"numero 63

 

Dieci persone che parlano fanno piu’ rumore di 10000 che stanno in silenzio (Napoleone)

 


Il campionato a 360°

La classifica

BRINDISI 47 

FROSINONE 46 

PALMESE 42 

MELFI 41 

GIUGLIANO 39 

IGEA VIRTUS 38 

VITTORIA 38 

ANDRIA 37 

NOCERINA 36 

LATINA 34 

CAVESE 32 

ISERNIA 32 

GELA 31 

TIVOLI 27 

CAST.SANGRO 26 

LODIGIANI 26 

RAGUSA 24 

RUTIGLIANO 20

 

Mi sembra necessario fare un preciso punto della situazione in questo momento cruciale della stagione. Al comando come si vede nella classifica c'è il Brindisi che ha il traguardo della C1 e che non deve fallire come fatto lo scorso anno quando venne beffato dall'Acireale ai play off. Unico problema serio per i biancoazzurri sembrerebbe una crisi societaria da non dimenticare, elemento che potrebbe rivelarsi determinante. A combattere per il primo posto e quindi per la promozione diretta sembra essere rimasto solo il Frosinone: sarà una bella sfida fino all'ultimo. La situazione in zona play off è abbastanza interessante e sembra peraltro apertissima: oltre alla solita Palmese c'è al quarto posto la sorpresa Melfi mentre al quinto posto, l'ultimo disponibile per gli spareggi, il Giugliano è in caduta ( forse addirittura voluta dalla società…) e molte formazioni potrebbero approfittarne: l'Igea Virtus, il sorprendente Vittoria, la Fidelis Andria e la rediviva Nocerina che ormai si trova a tre punti dai play off, anche se appare con una marcia in meno rispetto alle altre. Da notare che purtroppo noi nelle ultime due giornate, decisive si capisce, giocheremo contro Giugliano e Palmese, che sicuramente lotteranno per i play off e saranno perciò agguerritissime. Nella zona di metà classifica evidente la resurrezione del Latina che si è messo al sicuro o quasi, mentre resta da vedere come se la caverà la Cavese e l'Isernia entrambe a quota 32 e ancora in bilico; l'Isernia che oggi abbiamo di fronte sta passando una pesante crisi societaria e rischia grosso sia durante il campionato sia d'estate in caso di fallimento o debiti. Nei play out, quelli che guarda caso ci interessano di più, il Gela sembra possa evitare gli spareggi che lo scorso anno lo condannarono salvo poi essere ripescato; tuttavia appare la squadra più in bilico traquelle che teoricamente non vi rientrano. Al quintultimo posto e quindi nei play out c'è il Tivoli che è stato comunque autore di una risalita impressionante e che è un temibile avversario. A una sola lunghezza di distacco c'è il CasteldiSangro e la Lodigiani: i sangrini non riescono a riprendersi, la Lodigiani manca di continuità e di risultati pesanti. All'ultima posizione nella griglia dei play out attualmente c'è il Ragusa. Queste quattro squadre per ora sono staccate non poco ( 4 punti non sembrano ma sono notevoli ) dalla zona-salvezza ma sono invece tutte attaccate e quindi ci possono essere cambiamenti frequenti che alla fine nei match finali si rivelerebbero determinanti. Tuttavia da non escludere il coinvolgimento di altre squadre come Gela o Isernia e nemmeno del fanalino di coda Rutigliano che sebbene sembra condannato non s'è ancora arreso ma che, per ora, chiude la classifica con 4 punti di distacco da recuperare per giocarsi la salvezza ai play out. 

Pietro-Ultrà Lodigiani


Ragazzi......tutti al Flaminio 

Con questo articolo vorrei invitare nuovi ragazzi a venire a seguire la Lodigiani con noi. Come ho detto già nell’ articolo della scorsa fanzine, molti, anzi quasi tutti i ragazzi, quando comincio a parlare della Lodigiani mi ridono in faccia e sinceramente questa è una cosa che mi da molta fastidio poiché mi sento offeso da gente che non capisce nulla e si dimostra con una mentalità chiusa poiché, non essendo mai venuti allo stadio con la Lodigiani, non capisco cosa commentano quando poi non hanno visto nulla. E almeno per me facendo così dimostrano poca conoscenza del mondo ultrà .Quindi io vorrei che questi ragazzi vengano a una partita della NOSTRA squadra e in seguito potranno commentare se vorranno, non che non mi darà fastidio, ma almeno non parleranno a vanvera e avranno delle basi(sempre tutte loro) su cui commentare. Ma io sono sicuro che questo non avverrà e che resteranno molto sorpresi da noi, che con un piccolo gruppo riusciamo a fare un bel tifo. Ragazzi ricordate che non serve essere in molti per fare un bel tifo, pensata alla scorsa partita col Frosinone, sul numero non gli si può dire niente(1500)anche se aiutati dall'andamento della squadra ma a livello vocale erano abbastanza mosci. Ragazzi ricordate questa frase: MEGLIO POCHI MA BUONI!!! In conclusione invito tutti i ragazzi a provare almeno una volta questa esperienza e se si divertiranno e vorranno venire nel gruppo saranno ben accettati. Ragazzi ricordate che la Lodigiani siamo noi! E tocca a noi sostenerla. DAJE RAGA! 

Nicola-ultra lodigiani 1996


La verità è nel mezzo 

E’ una sicura verità il fatto che questa stagione 2003/04, seppur sofferta, se ne sta andando via molto in fretta, mi sembra quasi che le partite vengano giocate ogni uno o due giorni mentre invece ve n’è solo una alla settimana. Anche se non è ancora tempo di bilanci definitivi, quelli si faranno a fine campionato, è giusto fermarsi un attimo sulla situazione del nostro gruppo, e cercare di capire se la nostra stagione, quella del gruppo Ultrà, sta andando più in senso positivo o più in senso negativo. Secondo me, come ho scritto nel titolo, la verità sta nel mezzo, non facciamo né così schifo come alcuni del gruppo (e a volte pure io) credono, né possiamo considerare questa stagione come una delle migliori. Da una parte abbiamo sia i ragazzi più giovani, sia qualche veterano, che ancora credono in questo gruppo, fanno sempre il loro dovere e cercano di non mancare mai, anche con molte iniziative personali, mentre c’è chi, dall’altra parte, getta merda sul gruppo, ci sono sciacalli vari che ci sfruttano solo in momenti di comodo, gente menefreghista che è un miracolo se viene e se viene spesso ha pure da ridire, gente che pensa che la Lodigiani sia solo un passatempo per riempire meglio le proprie giornate, e, infine, gente scoglionata (ammetto, facendo autocritica, che spesso lo sono anch’io). E’ sempre stato così ed è inutile credere, sperare, provare a cambiare questo che è un dato di fatto. Di certo è, che se il gruppo andrà avanti oltre la fine della stagione (sperando che l’estate non ci regali strani colpi di coda da parte di chi sta in alto nella Lodigiani Calcio), il merito è solo di questo primo gruppo, mentre “Che ne sarà di noi” non è solo il titolo di uno dei film del momento ma anche una seria domanda che dovrebbe porsi la gente appartenente ai delatori del nostro gruppo. Personalmente, posso dire, che questa stagione nel gruppo mi ha dato molte delusioni, più a livello personale che di gruppo, ma, mentre il primo aspetto rimane nei parametri della mia privacy, devo dire che a livello di gruppo le delusioni maggiori le ho avute non solo da chi non viene in trasferta, ma da chi non viene programmandosi ben in anticipo altre cose da fare la domenica, ed è proprio il fatto che molti hanno sempre la scusa pronta che mi ha fatto riflettere sulla decisione, momentanea, di non seguire più questa squadra in trasferta, anche se, ringraziando dio, c’è chi porterà i nostri striscioni fino alla fine dell’anno. I tanti chiarimenti che sono stati fatti non hanno portato a nulla, e di venire in trasferta non se ne parla proprio, tanto questo va fatto fare ai “coglioni di turno”. Per molti il discorso vale anche in casa, e ritengo assurdo che in molti disertino non tanto perché si gioca a Viterbo, ma persino perché si gioca alla Borghesiana, dove molte assenze mi sembra che siano state dettate più dalla mancanza di voglia di arrivare in un posto poco collegato (con quel tempo di merda aggiungerei), che da motivi di disagio reale. Io sono arrivato alla conclusione che nel gruppo non siamo pochi, o, comunque, non siamo in un gruppo così esiguo come crediamo, ma, in ogni partita, manca almeno la metà o quasi dei componenti, spero che questo non accada oggi, anche perché c’è bisogno dell’apporto di tutti. Una volta si diceva il “turnover alla Sacchi”, oggi si direbbe il “turnover alla Ultrà Lodigiani”, visto che, tranne poche eccezioni, in molti sembra che si mettano d’accordo tra loro, del tipo se non vado io ci vai te, mentre lo scorso anno tutti i componenti avevano molta più continuità. Comunque, a parte questo, ammetto che a volte questo gruppo sa ancora sorprendermi, così come mi hanno sorpreso le quasi 30 unità e il buon tifo di Lodigiani - Frosinone, mi ha sorpreso la trasferta di Latina, il tifo fatto a Viterbo, il fatto che in trasferta ovunque siamo andati in numero maggiore rispetto allo scorso anno, anche se si parla sempre di differenze minime, così come ritengo positivo il tifo fatto in tutte quante o quasi le partite in casa anche se spesso eravamo molto meno delle aspettative, ma questo, se fai parte di un gruppo appartenete alla tifoseria della Lodigiani, lo devi mettere in preventivo. Per rimanere in tema di preventivi, comunque, a parte le difficoltà di questo anno, sembra che in molti, per il prossimo anno, si aspettino grandi cose, e l’obiettivo dichiarato sin da ora è quello di risalire in C1...beh, fermo restando che prima di tutto occorre salvarsi, credo proprio che dopo svariati anni di delusioni sarebbe una cosa giusta che molti di noi salissero sul carro dei vincitori, soprattutto noi che da anni vediamo dinnanzi a noi tante sconfitte, retrocessioni, delusioni: anche noi abbiamo fame di vittoria e tutti noi meritiamo di più solo perché abbiamo continuato a credere in noi stessi e nella Lodigiani anche nell’oceano dell’indifferenza generale...e chissà che con nuove vittorie non arrivi soprattutto un gruppo ritrovato ed unito come ai vecchi tempi...sarebbe la vittoria più bella! Intanto speriamo bene! Avanti Lodigiani, avanti Ultrà Lodigiani!

Stefano - Ultrà Lodigiani


Saliscendi 

Ndr: anche se questo saliscendi, né per colpa dell’autore, né per colpa del redattore, parla di avvenimenti passati da un po nel movimento ultrà e non di recentissima attualità: ciò nonostante non vuol dire che è meno interessante e costituisce sempre uno spunto critico per capire e analizzare molte tematiche che ruotano attorno al nostro caro movimento ultrà.


Vecchi ricordi

Non so chi leggendo queste parole si ritroverà, se era al seguito della Lodigiani, e magari rivivrà bei momenti un po' antichi ma bellissimi. Probabilmente il mio interesse verso la Lodigiani è nato da piccolo sfogliando uno dei tanti album Calciatori e vedendo in maglia rossa quella squadra di Roma, con il nome che non c'entrava niente con la città. Ma è stato nella stagione 1998-1999 che ho seguito la Lodigiani in casa finalmente dal vivo: questo perché per fortuna in quella stagione giocava al Tre Fontane, accanto ai campi dove giocavo e mi allenavo. Conoscendo a memoria l'impianto potevo sgattaiolare quando possibile all'interno dello stadio naturalmente senza pagare, ma il bello è che poi al termine delle partite riuscivo ad andare all'uscita del cancelletto per tentare invano di chiedere le magliette ai giocatori ( molto stupidamente e molto ingenuamente visto che in quei casi nessuno mi ha mai considerato ). Quanti ricordi di quei pochi ma eccezionali momenti! Ancora adesso mi stupisco di quanto attaccamento avevo per quella squadra, una bella squadra… con in attacco il grande Luca Toni, e poi se non mi sbaglio Vigiani e anche Sgrigna, in porta mi ricordo Ruggini. Ammetto che la mia passione era del tutto personale e solitaria, nel senso che non facevo parte di nessun gruppo. Di quella stagione mi ricordo in particolare delle cose memorabili: il ricordo più bello è la partita Lodigiani-Palermo sotto la pioggia, con lo stadio pieno, la tribuna degli ospiti stracolma e la nostra quasi del tutto piena; la Lodigiani stava andando bene e puntava con ambizione al difficile traguardo dei Play Off, poi non raggiunto. Partita nervosissima con l'intera panchina palermitana espulsa e poi una traversa di Toni, fino a un rigore dubbio assegnato nel finale al Palermo e realizzato sancendo la sconfitta dei nostri. Ricordo che ero andato poco prima del fischio finale dietro l'uscita, per poi vedere la clamorosa invasione di campo dei tifosi rosanero e i giocatori nostri uscire tristi dal campo e i loro in mutande pieni di allegria. Oppure mi ricordo quando con i miei amici stavamo assistendo da un cancelletto laterale dietro la siepe alla partita Lodigiani-Crotone; settore ospiti pienissimo di tifosi crotonesi. Ricordo l'atterramento di un nostro giocatore in area di rigore proprio sotto i nostri occhi e il rigore assegnato alla Lodigiani. Ricordo però che Zerbini ( se era lui…) lo fallì clamorosamente e visto che non si vedeva la porta me ne accorsi dal boato di esultanza dei tifosi crotonesi. Ricordo sempre della stessa giornata i successivi quattro boati dei tifosi crotonesi poiché la Lodi se non sbaglio riuscì a perdere 0-4! E poi ancora tanti ricordi: la Nocerina e i suoi tanti tifosi, il Castel di Sangro, la Fermana, l'Atletico Catania, il Marsala, il Giulianova, la Juve Stabia che perse tra varie recriminazioni e i suoi giocatori che uscirono dal campo furiosi e ai quali io chiesi la maglietta un po' per provocarli, per poco non mi menavano… Quante emozioni, veramente! Riguardo alla curva ci sono altre persone che sicuramente possono parlarne molto meglio di me, ma mi ricordo un tizio che prendeva in giro l'arbitro insultandolo con battutacce e frasi a mio dire senza senso, e dicendo cose sull'Astrea…solo adesso però l'ho ritrovato sul sito nelle pagine dei cinque anni, era “il mitico Astrea”. Erano veramente grandi momenti e spero che tutti ogni tanto li rivivano ancora oggi, sicuramente sì, basta ricordarsi dei lanci di panettoni oppure dei due tizi che ci hanno fatto visita quest'anno nel nostro settore…Speriamo però infine che la serie C1 non rimanga solo un bel ricordo!!

Pietro-Ultrà Lodigiani


Sottoculture: come conoscerle e come capirle 

Gli herberts 

Partendo dalla constatazione di come un certo tipo di approccio all'evento calcistico domenicale mostri ed abbia mostrato chiaramente, sin dagli albori dei primi anni novanta, in numerose e grandi piazze italiane ( GENOVA, ROMA, VERONA in primis) un diffuso e rinnovato interesse verso l'estetica, i rituali e le modalità d’incitamento tipiche delle tifoserie d'oltremanica, contrariamente a quanto molti pensano l'odierna moda da stadio che impone l'uso di indumenti griffati LONSDALE, FRED PERRY E BEN SHERMAN, non ha nulla di innovativo o di "TRENDY" (parola orribile!!!!!!!) ma è solo l'ulteriore, MEDIATA RIVISITAZIONE ITALIANA di stili giovanili sorti in Inghilterra dall'inizio degli anni sessanta. Mods, Skinheads e Boot Boys (ovvero la trasposizione curvaiola degli Skinheads inglesi degli anni 60'') hanno gremito sin dalle loro origini le sides degli stadi d'oltremanica, importando in molte di queste (si pensi alla tifoseria dell'Arsenal che aveva un'ampia base Mod o all'INTERCITY FIRM del WEST HAM, fondata negli anni 70'' da Skinheads e Boot Boys) quello stile e quell'individualismo esasperato che le hanno rese per decenni il modello dello stile Ultras nostrano. Sorvolando, o per meglio dire rimandando ad altre pagine lo stretto rapporto fra i movimenti giovanili sopracitati e l'ambiente curvaiolo inglese, ci interessa in primis descrivere colui che rappresenta il prototipo dell'hooligan d'oltremanica di fine anni 70", ovvero l'HERBERT. Il movimento Herbert, se di movimento si può parlare, nasce ufficialmente con l'esplosione del filone OI! (alla fine anni 70". L'OI è un genere musicale che prese vita dal punk e che si contraddistinse sin dalla nascita per le sue forti tematiche sociali e politiche, oltre che per i classici cori da stadio che ne rappresentavano il palinsesto sonoro), anche se il ragazzo chiunque inglese figlio del sottoproletariato ha sempre gremito sia i pubs che gli spalti calcistici dagli anni 50" in poi. Con la ricomparsa degli Skinheads sul finire degli anni 70" ed il Mod revival legato al periodo 2 TONE (nome della celebre etichetta ska che alla fine degli anni 70" produceva gruppi come Madness, Specials, Selecters ecc...) gli Herberts cominciano ad affollare le sale concerti fianco a fianco coi ragazzi delle altre due culture sopramenzionate (Mods e Skins) ed al pari dei fratelli con la testa rasata stravedono per gruppi PUNK - OI! come Sham 69, Cock Sparrer, Angelic Upstarts ecc.... Tuttavia i veri idoli incontestati per i ragazzi da pub di Londra divengono in breve tempo i Cocney Rejets, gruppo composto da veri Herberts, che conquistano il cuore dei kids perché riescono a coniugare più di tutti gli altri il binomio stile skin-calcio con due anthem che entrano nella storia della cultura Skinhead e che daranno spunto a decine di gruppi a venire (Gonads, Peter and the Test Tube Balies, Toydolls ecc....). La prima e più conosciuta di esse e' senza dubbio "I'm forever Blowing Bubbles" in versione OI, ovvero il rifacimento in chiave stradaiola del glorioso inno del WEST HAM, mentre la seconda e' la violenta "We are the firm", dedicata alla famigerata banda di hooligans londinesi, L'INTERCITY FIRM, di cui i Cocney Rejets facevano parte. Molte altre canzoni dei Rejets riprendono tematiche curvaiole e violenza da side ma due su tutte meritano menzione oltre alle precedenti, ovvero "East Side" che si apre col suono dei tamburi e "West Side Boys", inframmezzata da potenti cori in stile soccer crew. Stilisticamente gli Herberts si rifacevano al vestiario degli Skins (boots, maglie e golf Fred Perry, camicie Ben Shermann, bomber Alpha, pantaloni Levis o Wrangler e capelli corti, MA NON RASATI) e degli Hard Mods (ovvero i Mods della fine degli anni 60", i quali facevano uso di bombers, indumenti Lonsdale, Harringtons e Doc Marten's alte al pari degli Skins), esasperando pero' il lato calcistico dell'abbigliamento con maglie, sciarpe e spille delle squadre del cuore che li rendevano ampliamente riconoscibili dai loro rivali. Fra le loro fila trovavano posto anche molti ragazzi di colore, a meno che non si trattasse di bande di BONHEADS (ovvero Skins di destra sorti alla fine degli anni 70" sotto l'influsso del NATIONAL FRONT BRITANNICO), che condividevano con i coetanei bianchi l'amore per il sound giamaicano (original reggae, rocksteady, ska original e 2 tone) e la medesima estrazione proletaria. Il bassita dei Clash, Paul Simonon, era un Herbert e si rese protagonista di numerosi scontri con le gangs di altre squadre londinesi, venendo però allo stesso tempo in contatto, grazie alla frequentazione di questo ambiente, con la musica giamaicana (era di casa infatti col resto della sua banda al Flamingo noto locale giamaicano di Brixton), vero pilastro sonoro della sua eccezionale band (la canzone "Rudie can't fail" é una prova palese del legame anche "sentimentale" fra i Clash ed i Rude Boys Giamaicani) . OGGI, IN ITALIA il movimento Herbert e' presente a Genova con tanto di stendardo, a Perugia (Ingrifati ed A.R.), a Roma (soprattutto tra i Fedayn e gli A.S.Roma Ultras), a Bologna e più o meno in tutte quelle piazze frequentate da Skinheads o Rude Boys. I Cockney Rejets hanno suonato a Rimini nel giugno del 2000, di fronte a molti skins estasiati, degli herberts ormai hanno veramente poco, eccezion fatta per le grandi pance da birra e per la consueta violenza.....

 Giovanni- Ultrà Lodigiani


Tifosi ospiti: Gli Isernini

Tra le nuove tifoserie viste quest’anno quella dell’Isernia era una di quelle che più volevamo vedere all’opera sia in casa che qui a Roma, cosa che vedremo oggi. L’unico gruppo che da anni segue l’Isernia è quello dei Cherokee, ripreso liberamente (anche nella grafica dello striscione) dall’omonimo gruppo pescarese. Va detto che, anche se mai in tantissimi, hanno sempre seguito ovunque l’Isernia anche nelle più anonime stagioni del CND, e di questo gli va sicuramente reso onore. Almeno da quanto visto da noi, in casa non sono tantissimi, cercano comunque di fare il loro tifo, anche se la loro gradinata non è sempre piena di ultras, anche per il fatto di vivere in una città piuttosto indifferente alle sorti della propria squadra. Sicuramente più che buoni in trasferta, con ottime presenze in tutti i campi della C2, ed inoltre pur non raggiungendo grandi cifre, hanno un consistente nocciolo duro. Tra le loro amicizie, unico gemellaggio appare quello coi ragazzi di Manfredonia, ma forti le amicizie anche con Terracinesi e Sorrentini, tutte maturate negli anni della D. Le loro rivalità sono quelle coi centri più vicini del Molise, su tutte spiccano la vicinissima Venafro e, naturalmente Campobasso, mentre molto al fulmicotone la loro rivalità coi Sangrini.


Trasferte flash 

07/03/2004 Nocera: trasferta effettuata col maltempo e col rischio di non giocare la partita. Partono in 5 in auto e, nonostante il numero esiguo, si prova a tifare. I Nocerini, in uno stadio vuoto come non mai (sempre causa maltempo), tifano con sufficienza senza grandi picchi, ma non è sicuramente da questa partita che vanno giudicati.


Comunicazioni 

- La prossima trasferta sarà in quel di Barcellona Pozzo di Gotto, ultima trasferta siciliana dell’anno. Chi è interessato a partire può contattare Cerveteri. Con ogni probabilità andata e ritorno saranno in treno.

 - D’ora in poi, per scelta esplicita della società, giocheremo tutte le gare in casa di Domenica, ciò nonostante chiediamo di non mancare e di far sentire il nostro tifo in questo momento cruciale della stagione. Prossima gara in casa tra 2 settimane contro il Brindisi, momentanea capolista in attesa del recupero tra Frosinone e Castel di Sangro. 

- Come sempre chiediamo una continua collaborazione nella realizzazione di questa fanza, che se esce è solo grazie al contributo di chi ci scrive mettendo tanta passione.

 - A tal proposito ringraziamo Simone e Nicola per la realizzazione della scorsa fanza, che, senza di loro, non sarebbe uscita.


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Voce in Capitolo numero 63
Chiusa il 19/03/2004 alle ore 00:01