"Voce in Capitolo"numero 61

 

Dieci persone che parlano fanno piu’ rumore di 10000 che stanno in silenzio (Napoleone)

 


Ciò che eravamo è ciò che siamo

E’ proprio così. La frase, che ad onor del vero ho ripreso dalla copertina dei Latinensi contro di noi quest’anno, rappresenta lo spirito con cui mi accingo a presentare questo terzo speciale della fanzine (una tradizione nata quasi per caso, i primi speciali erano al n.21 e al 41, per questo si va ogni 20 numeri). O.F.L. ,fanzine ufficiale degli Official Fans Lodigiani. Fanzine con una grande storia, uscita dal 1996 fino al 2000, fanzine che, finché è uscita, non ha quasi mai saltato un numero (una o due volte), fanzine che rispecchiava l’andamento della nostra tifoseria, oltre che della nostra squadra. Prima di Voce in Capitolo, OFL è stata l’unica fanzine seria e continua del tifo della Lodigiani; seria, scanzonata, divertente, zeppa di errori, precisissima, triste, incazzosa, gioiosa, ironica, pungente, a volte un po banale, insomma OFL aveva tutto ciò che una fanzine doveva avere, anzi, molto di più. Contiene storie di vita vissuta, della nostra vita, e di quella di chi non viene più allo stadio con noi, contiene riflessioni profonde e a volte pezzi di pura ironia. OFL era noi. Come “Voce in Capitolo”, che non è altro che il perfezionamento della vecchia OFL e con cui ha una grande linea di continuità, anche se, a mio parere, “Voce in Capitolo” è una fanzine migliore in tutto e per tutto e , come OFL, si è perfezionata solo col passare del tempo. Il primo numero, nel Settembre ‘96, fu scritto miracolosamente da un computer rimediato presso un amico di Danilo, le cui fotocopie erano appena leggibili. Seguono, dal numero 2, delle copie scritte a mano con molta passione, compreso uno speciale di Coppa Italia, ma dal n.4 esordisce la cara vecchia macchina da scrivere, con la copertina da me disegnata, e così sarà fino al numero 35, quando l’intestazione diventerà finalmente a computer (quella della copertina). Intanto, dal numero 18 o giù di lì, si passa alla macchina da scrivere elettronica, con grande sollievo mio, dei lettori, e delle mie dita (il 90% delle OFL l’ho scritto io), mentre dal numero 38, se non sbaglio, anche la scrittura intera della fanzine diventa a colori, con una grafica notevole e più varia della attuale fanzine, anche se più disordinata. O.F.L. , fanzine che è cresciuta insieme alla tifoseria ed insieme a noi che con lei crescevamo. Chissà quanti miei temi di Italiano prendevano spunto da qualche cazzata ad effetto che scrivevo sulle fanzine! Alcune ancora me le ricordo bene, così come ricordo il numero 31 dedicato all’unione degli Ultras Italiani per andare a Francia ‘98, numero che ha conosciuto più o meno tutta l’Italia Ultrà. Lo scopo di questo speciale non è solo quello di far rivivere per un po il nostro passato, ma anche quello di trovare delle linee di continuità tra ciò che è stato scritto anni e anni fa e quella che è la situazione di oggi. Per fare questo speciale ho riletto, e poi selezionato, tanti, articoli, ed è incredibile quanto ho notato che molte cose non sono cambiate. E’ incredibile vedere come articoli scritti nel ‘97 valgano anche i ragazzi degli Ultrà Lodigiani del 2004. Temporalmente bisogna procedere così per capire di che periodo sono le fanzine: dal numero 1 al 16, stagione 96/7, dal numero 17 al 35 stagione 97/8, dal 36 al 50 stagione 98/9, più, dal numero 51 pochi numeri della stagione 99/2000 che ci porteranno alla fine della fanzine stessa, collegata ad un periodo di forte depressione della nostra piccola tifoseria. Voglio dire che, inizialmente, volevo includere in questo speciale anche i numeri di Kick Off (fanzine degli Ultras Lodigiani ’96 per i profani)ma, onestamente, non mi ricordo dove li ho messi, numeri molto ironici ma anche con begli articoli da leggere tutti d‘un fiato, credo che tutti i numeri di Kick Off che uscivano non avevano veramente nulla da inviadiare ad O.F.L. , e molti si possono reperire sul nostro sito nella pagina dell’archivio. Spero che tutto ciò non limiti il valore di questo speciale, che vi manda un messaggio ben preciso: non molliamo ragazzi, perché la Lodigiani siamo noi e perché molti ragazzi, in passato, hanno dedicato alla Lodigiani tanti sacrifici di cui oggi ne siamo i diretti eredi. Io, in veste di uno dei pochi superstiti di quegli anni d’oro, mi auguro di farvi un po sognare con queste righe con gli stessi occhi con cui sognavamo noi anni fa, e di non smettere mai di credere in ciò che siamo, che , in fondo, è tutto ciò che eravamo. Stefano - Ultrà Lodigiani


- Dal numero 1- (primo articolo della fanzine)

 Il punto

Dopo enormi riflessioni è stato deciso, da un gruppo di amici, che hanno la LODI nel cuore, di formare questo gruppo del tutto apolitico che ha come principio basilare incitare la Lodigiani per tutti i 90 minuti di gioco. La decisione, un po drastica di per sé, si è resa necessaria a causa di vedute ultras differenti. Nonostante ciò con i KAOS (e tutti gli altri) terremo un rapporto di amicizia e collaborazione nel preparare le coreografie. Logicamente essendo all’inizio non possiamo vantare un seguito numeroso, ma cercheremo di aumentare col tempo. Inoltre ci gestiamo autonomamente tramite la vendita ( a offerta) della nostra fanzine. Concludiamo invitando l’intera tifoseria biancorossa a non mollare mai. OFFICIAL FANS LODIGIANI



(continua dal numero 8)

... Roma, ma queste persone non possono capire, spero solo che capiscano che devono lasciare questo ambiente, che non fa per loro. Ma a capire capiranno, o con le buone o con le cattive. Ringrazio anche la società, che se li porta su un palmo di mano. La cosa più bella è che gli finanzia anche le sciarpe. Comunque, per chi non lo avesse capito, o fa finta di non capire, tutte le mie lamentele sono riferite ai Kaos, i cocchetti della società. E per fortuna che sul loro giornalino (un paio di numeri all’anno, ovvero ogni numero per ogni trasferta effettuata) scrivono “Onore e fedeltà”, dimostrandolo poi in casa con l’Ascoli: Assenti!

Marco B. - Ultras Lodigiani


-Dal numero 10-

Racconto di una vecchia (si fa per dire) partita della Lodigiani, Lodigiani - Nola 1993/94

 La Lodigiani quel giorno festeggiava l’accesso ai Play Off, avvenuto già da qualche giornata. I gruppi di allora erano Nucleo, Mods e i Kaos, alla loro seconda partita. Quel giorno allo stadio eravamo 3000, forse 4000 o più, e occupavamo l’intera tribuna coperta e buona parte di quella scoperta. Assenti i tifosi ospiti; nonostante tutto gli ultras che hanno incitato la squadra saranno stati una cinquantina. Gli ultimi 5 minuti di quella partita rimarranno indimenticabili nella nostra curva: tutti o quasi i ragazzi presenti al Flaminio si sono uniti a noi e poco a poco il tifo è diventato sempre più assordante. Fischio finale: tutto il pubblico in piedi, invasione di campo di alcuni tifosi col bandierone, giocatori sotto la curva a tirarci le maglie e cori contro l’Udinese (perché il bomber Marino era già stato ingaggiato dalla società bianconera). Eravamo peggio di adesso, ma eravamo entusiasti di quello che facevamo, convinti di portare anche noi, con i pochi mezzi che avevamo, la squadra in serie B.


-Dal numero 15-

Quelli che...il Flaminio

Il sabato pomeriggio, quando la Lodigiani è di scena al Flaminio, il pubblico non è tra i più numerosi. Comunque tra questo ci sono alcuni elementi che si mettono in evidenza. Arrivando 2 ore prima si può trovare subito Marco o meglio “Er Ladispoli”, sempre maneggiare fanzines e lo si trova sempre davanti al cancello di entrata dei giocatori. Davanti con lui si trova sempre Stefano, pronto a lamentarsi sempre; faccio un esempio: se la Lodigiani dovesse arrivare in finale di Champions League con 50000 tifosi al seguito, lui si lamenterebbe perché lo striscione Official Fans non era bene in vista. Un altro elemento è Danilo. Pensa di essere un sapientone, uno che sa tutto e sta sempre a parlare, ma alle sue stronzate ci può credere solo Ciotti. Si, Ciotti, proprio lui, l’essere più Fantozzi del Flaminio. Cammina storto, vorrebbe fare il duro e colui che comanda, ma in verità non conta niente. Da lontano poi si vede arrivare il gruppetto di Papocchio e company. Il più visibile è Pino per la sua stazza fisica. La sua frase mitica è “non vengo più”, e regolarmente succede il contrario. Papocchio, l’uomo leader degli Ultras, con la sua birretta in mano sempre a sghignazzare. E poi lui, “cinta facile” Massimone. Per parlare di lui ci vorrebbe un libro. La sua frase “faccio la violenza” sta facendo la storia! Maneggia la cinta con un ‘abilità mostruosa. All’ultimo momento arriva Marcello. Questo tizio è particolarissimo. Quando ci sono io non canta, quando non ci sono si sgola!!! Non possiamo però dimenticare “l’uomo megafono”, Francesco, capace di farsi sentire anche da quello dell’ultimo piano di fronte al Flaminio. Arriva sempre all’ultimo secondo, scende le scale del Flaminio e intona sempre “sosterremo sempre più”. Infine ci sono io, sempre pronto a sbroccare a Danilo e a Ciotti, ma vi assicuro che questi 2 tizi sono i peggiori del Flaminio, in modo particolare Ciotti. Comunque la nostra tifoseria è come una grande famiglia, sempre a litigare tra di noi, ma poi ala fine tutti uniti, proprio come oggi, contro le merde di Sora (Ciotti escluso).

Marco B. - Ultras Lodigiani


- Dal numero 16, ultimo della stagione 96/7, tabella delle nostre presenze in casa e fuori-


- Dal numero 22-

Gualdo, 2 - 11 - 97

Gualdo: 4 eroi per rappresentare una tifoseria di stronzi - Gualdo, 2 - 11 - 97: il terremoto lo abbiamo fatto noi! - Lodigiani 97 / 8 : in trasferta col permesso - 200 Km di passione; ma per chi? - Indifferenti al risultato, indifferenti al numero: 90 minuti da leoni - In trasferta 4 leoni, in casa solo coglioni - Lodigiani 97/8 : in trasferta col televideo - Trasferte: per noi un dovere, per voi un optional - Noi campioni di mentalità, voi di presunzione - Gualdo 97/8: 4 mattoni per ricostruire una tifoseria - Gualdo, 4 presenti: e a Palermo? - Gualdo 97/8 : orgogliosi di noi stessi - Gualdo, tifoseria di C, mentalità da A - Gualdo: in alto i nostri colori per 90 minuti - Ci avete mandato in 4 per restare a casa a dormire: vergogna! - Al Flaminio come a Gualdo - Meritateci!!! - Lodigiani 97/8: in trasferta sempre gli stessi - La mentalità logora chi non ce l’ha - Solo una parola per i 4 di Gualdo: GRANDI!!!! Tutte queste frasi sono state fatte al ritorno dalla trasferta di Gualdo, e non sono il frutto di una mega autoesaltazione né di rabbia momentanea, ma sono semplicemente lo specchio di quella che è la nostra tifoseria, ma anche di quello che è successo a Gualdo: eravamo in 4, con 4 bandiere che abbiamo sventolato dal primo minuto senza smettere un istante, cantando per tutti e 2 i tempi, intonando ininterrottamente dal 10° al 48° del primo tempo “che sarà sarà”, non abbiamo mai smesso di tifare nonostante fossimo stati in svantaggio dal 1° minuto, rimanendo alla fine senza voce, impressionando notevolmente la semi muta tifoseria gualdese, dando una lezione di mentalità difficile da scordare, che spesso, per non dire quasi sempre, nemmeno gruppi presenti in 1000 riescono a dare. Anche se a Gualdo eravamo solo in 4 ce ne siamo fregati del numero e alla fine non solo siamo usciti tutti convinti della nostra mentalità, ma siamo anche sicuri che il tifo della Lodigiani può ripartire solo da noi, sia in trasferta, sia al Flaminio. Già, il Flaminio, ormai ridotto ad un luogo di scambio fotografico invece che di tifo, dove troppa gente non capisce il nostro sforzo e se ne frega altamente del tutto, non solo saltando le trasferte, ma non tifando nemmeno in casa. Di questo passo il tifo al Flaminio rischia di scomparire, anche se solo ora si stanno vedendo i primi segnali di ripresa. Speriamo che in questo momento tutti aderiscano alle nostre iniziative e che nessuno interferisca sul nostro operato.

 Direttivo Official Fans Lodigiani “quelli di sempre”


- Dal numero 24 -

Tutti a Cosenza (ah, ah, ah!!) -


Dal numero 25 -

Amici del Flaminio, ormai siamo giunti al termine del 1997. Un anno passato tra luci ed ombre, più ombre che luci. Si dice che un anno brutto è meglio lasciarselo alle spalle e guardare solo in avanti, sperando cose migliori. Lasciamo un anno intenso e faticoso, ma tutto il nostro impegno non è bastato a raggiungere i risultati che speravamo. Eravamo sicuri che andando sempre in trasferta, facendoci conoscere attraverso la stampa, intraprendendo iniziative di rilevanza nazionale e coinvolgendo più gente possibile, qualcuno avrebbe iniziato a darci fiducia, e, perché no, magari pure affiancarci nel nostro lavoro e seguire la nostra linea. Noi abbiamo messo a disposizione di tutti la nostra esperienza e mentalità. Invece niente. Ai cazzaroni del Flaminio della mentalità non gliene frega niente, preferiscono fare napoletanate del tipo offendere i tifosi ospiti sempre e comunque e di tirare i cartoccetti in campo. Questo non fa parte della nostra mentalità, del nostro modo di essere ultras, ma di una mentalità imbecille e burina, nn degna di Roma capitale. Assurdo, da quando c’è il tifo della Lodigiani si sono alternate solo generazioni di cazzaroni senza mai un gruppo organizzato serio. Ci stiamo provando noi, ma evidentemente il nostro tifo non verrà mai preso sul serio, come non potrà mai essere presa sul serio la Lodigiani. Anche chi non ha mai messo mai piede al Flaminio si degna di prenderci per il culo, ma anche nelle stesse curve di Roma e Lazio è ben poca la gente che può permetterselo. Anche le curve di serie A non se la passano bene, un po per l’imborghesimento del pubblico, un po per la coattaggine che imperversa nelle grandi curve. Ma mentre noi siamo in numero ridotto la Roma e la Lazio hanno sempre quel gruppetto di persone che possono definirsi veri ultras. Ora non è perché vogliamo impicciarci degli affari altrui, ma è l’ora di iniziare a capire che di questo passo il movimento ultras ha i giorni contati. Il puzzle del movimento ultras è composto di tanti tasselli, alcuni più grossi, altri più piccoli, alcuni importanti, altri insignificanti, ma il puzzle è completo solo quando ingranano tutti i tasselli. E’ per questo che noi siamo i primi a non dover arrenderci, guardate dove siamo arrivati: 97/8 TUTTE LE TRASFERTE EFFETTUATE, 96/7 SALTATE SOLO CATANIA E CARRARA CI, CONSIDERAZIONE DA PARTE DI MOLTE TIFOSERIE, IL TIFO DELLA LODIGIANI ORA HA UN NOME, CONOSCIUTO DA MOLTI ULTRAS ITALIANI. Siamo i primi che hanno finalmente cancellato il nome degli SPQR Front. Noi abbiamo il dovere di crederci, in fondo siamo tutti cresciuti insieme alla Lodigiani. Cazzo, quante ne abbiamo passate. Alcuni di noi erano già presenti dai Vigilantes (1986). Bei ricordi di quando eravamo pischelletti e stavamo 2 ore prima della partita con l’ansia di entrare, quando tornavamo a casa senza voce e sempre con la sciarpetta al collo. E che soddisfazione le prime trasferte, e quanta paura anche! Poi siamo cresciuti e abbiamo iniziato a far parte integrante della tifoseria, fino a formare il nostro gruppo. Forse è per questo che siamo tra i pochi che hanno resistito al tempo che passa, perché la Lodigiani da quando è entrata per caso nella nostra vita non ne è più uscita. Ora però la situazione ci sta sfuggendo di mano, i cazzaroni stanno prendendo il sopravvento. Unici, immobili, immutabili. Questi sono gli aggettivi fatti a pennello per i cazzaroni, che seguirebbero la squadra in trasferta solo se dentro il Raccordo Anulare. A Cosenza in 2 è stato toccato il fondo, la nostra presenza è stata eroica. Ora Terni e Catania. Non sappiamo se ridere o piangere. Forse è inutile sperare nei miracoli, dobbiamo solo sperare che questa tifoseria prenda coscienza della situazione. Quest’anno faremo tutte le trasferte, e come coronamento di un anno di gloria, ci sarà la Francia. Un gruppo ultras ha delle motivazioni per andare avanti solo se raggiunge i propri obiettivi, sennò tanto vale mettersi da parte; se non cambierà niente ci metteremo da parte e lo faremo con onore. Un gruppo Ultras è un po come un personaggio di fama mondiale; se muore in giovane età rimane nella storia, poiché non attraverserà mai il periodo della decadenza e tutti ne ricorderanno solo le cose mgliori. Così noi. Meglio scomparire dopo un anno di gloria piuttosto che attraversare un periodo di inesorabile decadenza. In questo caso continueremo a venire al Flaminio, ma gli OFFICIAL FANS chiuderanno i battenti. Speriamo con tutto il cuore che cambierà qualcosa per poter così andare avanti. Non ci rimane che chiudere questo pezzo augurando agli appartenenti al gruppo, nonché ai tifosi della Lodigiani un felice 1998.

ARRIVEDERCI ALL’ANNO PROSSIMO!


- Dal numero 27-

(anche se sul sito è illeggibile, sul Lodigiani Club, ex organo ufficiale della squadra fino al'99, si parla del fenomeno tifosi, del perché esiste un gruppo che segue ovunque la squadra nonostante la stessa non si identifichi né con una città, né un quartiere, né con giocatori simbolo, con la risposta che gli Ultrà Lodigiani seguono la squadra per distinguersi con orgoglio in un mondo che tende all'omologazione)

Dicono di noi

Ci ha fatto piacere leggere sul Lodigiani Club qualcosa su noi tifosi, che spesso veniamo ignorati dalla società stessa. Secondo noi è senza dubbio sbagliato analizzare la nostra tifoseria come un fenomeno più unico che raro. Sicuramente è difficile essere tifosi della Lodigiani, e riteniamo assolutamente inopportuni gli sforzi che la società fa per capire come mai tifiamo Lodigiani. E’verissimo, questo lo sappiamo, che tifare Lodigiani è un segno di distinzione in un mondo che tende all’omologazione ed all’allineamento generale. Chi ci vede dice sempre: “Incredibile, tifosi della Lodigiani?!” o “Ma non è meglio che andate a vedere la Roma?”. Tutto questo è normale, in quanto tifare per Roma o Lazio fa parte della normalità, ma non ne fa parte tifare Lodigiani. E’ per questo che, chi ci vede in trasferta, da Trento a Catania, ma spesso anche nei Romani stessi, suscitiamo curiosità, e anche, nella maggior parte dei casi, ammirazione, ma nessuno ammette che siamo gente con le palle solo perché tifiamo Lodigiani. Anzi, molti ci prendono per il culo, o comunque sia fanno finta di non considerarci, ma tutti sanno molto bene che chi tifa Lodigiani ha una mentalità superiore di almeno 4 volte rispetto a qualunque società di serie conto E’facile infatti tifare per la squadra che porta il nome della propria città, che talvolta ha un passato glorioso e grandi ambizioni; invece noi mandiamo avanti la baracca senza avere un vero e proprio passato, senza portare in giro i colori della nostra città, senza giocatori in cui identificarci e soprattutto nell’indifferenza assoluta. Combattere per ritagliarci uno spazio, questo è quello che noi facciamo per tutto il campionato, cercando di non arrenderci nei momenti più difficili. Il nostro gruppo si è sempre dato da fare per non annegare nell’oceano dell’indifferenza, e almeno finora c’è riuscito. Ora se stiamo considerando l’ipotesi di mollare tutto non è per una questione di debolezza. Il problema è che per quelle 5/6 persone che mandano avanti tutto è difficile di fare anche l’impossibile per una tifoseria che senza di noi non esisterebbe neppure. L’unico problema, comunque, è cercare di comportarsi come più o meno tutte le altre tifoserie, ma questo non lo risolveremo mai; non faremo mai trasferte in tanti, se ci sarà da contestare non lo faremo mai come si deve e così via. Se ora la Lodigiani ha trovato gente che la segue ovunque e comunque è solo perché ha trovato gente come noi.


 


 

- Dal numero 44 -

Libera riflessione

Difficile trovare le parole in momenti confusi come questo. Dopo molte riflessioni credo che ormai la situazione del nostro tifo sia troppo cambiata da come era una volta. Credo che un ciclo si stia chiudendo. Il ciclo degli Official Fans. Lo stesso ciclo che per 2 anni ci ha visti alla ribalta. Un periodo che rimane forse legato alla più bella fase della nostra vita, quello di cui non ci scorderemo mai. E chi si scorderà infatti tanti bei momenti legati a questi anni fantastici? Anni in cui pensavamo di cambiare tutto, di diventare, nel bene e nel male, protagonisti della scena? E non mi sto riferendo solo alla Lodigiani, ma a tutto ciò che insieme a lei ci ha accompagnati in questi anni: amori, amicizie, viaggi, esperienze fatte, e tutto ciò che ha contribuito a farci crescere. Penso comunque che in questi lunghi anni la Lodigiani sia stata una delle cose più belle, una delle esperienze più allegre e spensierate che avremmo mai potuto vivere: esperienza insolita, che ci ha fatto cambiare e crescere, che ci ha fatto gioire ma anche soffrire. Ogni volta che penso alla Lodigiani ripenso a tante cose: : all’Olimpico pieno nel ‘94 contro la Salernitana, alle prime trasferte spensierate, alle risate fatte con gli amici, alle notti insonni per andare in trasferta, alle alzatacce per andare a Gualdo e a Ischia con Roma coperta dalla neve, agli striscioni fatti, alle prime fanzine e a tante altre cose. Poi, però, ad un certo punto, ti accorgi che qualcosa non va, che tutto sta cambiando e tu nemmeno te ne accorgi, che magari non solo la situazione della curva che cambia, ma che è tutto ciò che ruota intorno a te che sta cambiando e che magari stai cambiando anche tu. In poche parole, spesso, quando vieni al Tre Fontane senti che stai nel posto sbagliato al momento sbagliato, che non ti diverti più come una volta, che non c’è più l’entusiasmo che una volta ti avrebbe portato a sfidare tutto e tutti per la Lodigiani. Quando arrivi a questo punto la domanda è una sola: provare a continuare o abbandonare tutto? All’inizio non ti rassegni, provi a continuare, a cambiare le carte in gioco ma non ci riesci o comunque poco cambia. Però nello stesso tempo pensi che sia ora che qualcun’altro pensi a ciò che hai fatto in questi anni e che siano altri a portare avanti il discorso. Certo, c’è chi in curva dura tutta la vita, ed io alla Lodigiani sto da appena 5 anni, però penso che la Lodigiani sia un discorso a parte. Apriamo gli occhi: tutti quelli che vengono alla Lodigiani vogliono cambiare tutto, poi, dopo un po di tempo abbandonano senza complimenti. Perchè? Semplice. Perché chi viene pensa di poter cambiare qualcosa, di far diventare una cosa che non conta niente una cosa importante, di far diventare grande un discorso da sempre riservato a pochi: alla fine però nessuno dà una mano al tuo gruppo, nessuno vuole puntare su una causa persa già in partenza. Questo è il tifo della Lodigiani. Mi chiedo spesso noi, come gruppo, come abbiamo fatto a resistere in fondo così tanto, a non mollare mai, a macinare chilometri per la nostra causa, a spendere così tanto tempo per la Lodigiani quando avremmo sinceramente potuto fare di meglio. Poi comunque mi rendo conto che si fa per una cosa in cui si crede è tempo perso, è stato bello farlo anche se non è servito a niente, o forse, alla fin fine, tutto ciò è servito. Sta di fatto che stiamo di fronte ad un pesante bivio. A destra continuare, a sinistra mollare tutto. Una cosa è certa...nessuno farà mai meglio di noi!!!


 

- Dal numero 45 -

Forse non sapete che...

A Montecatini Terme si aggira uno strano personaggio, che noi chiameremo N.N. Questo signore gestisce una rivista che parla di ultras e tifo in generale. Questo signore, conoscendo bene le leggi del mercato, sa benissimo che per vendere un giornale bisogna parlare o pubblicare foto solo di tifoserie di grandi città, leccando ogni tanto il culo a tifoserie che rivendicano più spazio, ma più in generale leccandolo sempre ale stesse, quali Salerno, Samp, Milan, e altre ancora, scrivendo sempre le stesse cose e per non contraddirsi esalta un po tutti, pubblica foto viste e riviste sulle solite tifoserie , e data la frustrazione che il mestiere gli dà, se la prende con quelle tifoserie di minore enttà che tanto non gli cambieranno mai la tiratura del giornale. N.N. in particolare odia una tifoseria particolarmente piccola, che segue le sorti della terza squadra romana, odio che risale ai tempi dei Kaos, quando questa tifoseria si è svegliata e in redazione sono cominciate ad arrivare foto di loro su tutti i campi. Ma il bello viene dall’estate del’96, quando arrivano foto dei Lodigiani a Trento in amichevole estiva, Ferrara amichevole estiva e Sassari in Coppa Italia. Il primo commento del signor N.N. è: “Seh, non è possibile che mo questi se fanno ste trasferte, ste foto molto che gliele pubblico!”, e infatti delle foto sopracitate non ne è stata sopracitata nemmeno una. Quello che sembrava per N.N un fuoco di paglia divenne un’ossessione. Arrivano foto dei Lodigiani a Giulianova in 20, ad Avezzano in 100, a Sora in 50 e N.N. ripeteva tra sè e sè: “Nooooo, basta! Non è possibile che sti mongoloidi se fanno ste trasferte, basta!”. Ma tutto ciò continuò e N.N. sapeva bene che non poteva ignorare il fenomeno, qualche foto doveva pubblicarla. Capitò Avellino in 20, N.N. ebbe un coccolone spaventoso, però di quella trasferta arrivarono più foto, tra queste ce n’era una dove si vedevano solo 5 persone. Non esitò un attimo e la pubblicò. A forza di vedere foto dei Lodigiani in trasferta (particolari shock vennero dalle visioni delle foto di Acireale e Casarano) N.N. un bel giorno a Giugno ando’ in ferie e affidò la realizzazione di un numero ai suoi collaboratori, che per l’occasione pubblicarono le foto di Lodigiani - Sora (coreografia) e un ottimo commento sulla fanzine OFL. N.N. comprò il numero del suo giornale e se lo volle leggere in spiaggia sotto l’ombrellone, quando lo aprì e vide il commento sulla fanzine e la foto fece un urlò che lo sentì tutta Forte dei Marmi e svenne, quando lo rinvenirono tutti pensavano che era un’insolazione. N.N. andò subito in redazione, non potendosela prendere con nessuno perché tutti in ferie diede tante di quelle capocciate al muro che i suoi collaboratori, ritornati, pensavano a qualche atto vandalico degli Ultras Vittoria a causa della non pubblicazione della foto laterale della trasferta a Ragusa. Anche N.N. aveva qualche segno in faccia, ma disse: “so caduto dalle scale”... (continua)


- dal numero 46 -

Forse non sapete che... seconda parte

... dopo aver subito lo smacco di quel numero del Giugno ‘97 N.N. tornato alla ribalta nella sua redazione di Montecatini, impedì per un po di tempo ogni tipo di pubblicazione sulla Lodigiani, e riprese a fare articoli su tifoserie storicamente trascurate dalla rivista, quali Salerno, Milan, Vittoria, Inter, Bari, Angri, Fasano, ecc. ecc. Ad Agosto giunse la notizia che ci veniva richiesta un’intervista che noi dopo 1000 e più titubanze accettammo di fare ad inizio Settembre. Nn si sentì a lungo parlare di quell’intervista, tanto che a Marzo fu mandato un comunicato alla rivista che l’intervista fatta più di 6 mesi prima non era più valida. Fu proprio per questo che probabilmente l’intervista fu pubblicata a Giugno, a quasi un anno di distanza, intervista che venne comunque ignorata dai nostri gruppi. Nella stagione 97/8, comunque, grazie alla politica polizesca di N.N. non fu pubblicata quasi nessuna foto dei Lodigiani, nonostante continuassero ad arrivare, finche N.N. non decise a fine stagione di pubblicarne una e la scelse personalmente tra quelle giunte. Con lo stecchino in bocca e con la foto in mano pensò: “Battipaglia in 5 ... no! Ascoli in 10... no! Palermo in 4....sehhhhh!!! Caltanissetta in 3...ah ah ah!!! Casarano in 2...vabbé, va!” e così la foto venne pubblicata. Nel frattempo iniziava a girare la voce che gli OF Lodigiani dovessero andare in Francia, che avevano fatto apposta una fanzine e che si stava per tenere un raduno apposta. N.N. ignorò tutto, finché sin dalla prima partita dell’Italia in Francia non vide lo striscione da lui odiato: OF Lodigiani! Ogni partita dell’Italia divenne per lui una sofferenza immane, quello striscione girò ovunque fino a Italia - Francia. Rassegnato e senza servizi su Francia ‘98 N.N. abbassò la testa in segno di rassegnazione, telefonò al Ladispoli e gli chiese umilmente un resoconto di quei mondiali...”vedremo...” rispose Ladispoli, come che non si sapeva che alla fine alla rivista di Montecatini non avremmo inviato niente! Così ancora oggi la storia va avanti, e credeteci, ancora oggi, anzi, oggi più che mai, quando N.N. vede le foto di noi a Crotone in 50, Giugliano in 20, Viterbo in 80 e tutte le altre, le capocciate che dà al muro si sentono fino a Roma, anche se, canticchiando con la chitarra, dice: “ste foto non ve le pubblicherò maaaaaaaaiiii!”



Dedicata al nostro amico Francesco Chicarella e a tutti coloro che nel’96 fecero partire un ciclo i cui effetti sono ancora oggi ben visibili nella nostra tifoseria. La nostra storia servirà sempre a capire chi siamo!


Tifosi ospiti: i Rutiglianesi

Assoluta novità di questo girone, la tifoseria del Rutigliano, pur tra mille difficoltà a causa dell’andamento della squadra, si sta ritagliando uno spazio tra le curve del girone. Non abbiamo tante notizie sul loro conto, così come non esiste un sito dove si parli degli ultras del Rutigliano. Gruppi principali sono gli Ultras, la Fossa dei Grifoni e i Boys e finora dovrebbero aver seguito tutte o quasi le trasferte della loro squadra (sempre col beneficio del dubbio per le poche informazioni che abbiamo). Sembrano una tifoseria apolitica. In casa da loro ci fecero un’ottima impressione, con un tifo compatto per tutto il primo tempo, anche se il risultato li ha fatti calare nella seconda metà della gara.


Trasferte flash

22/02/2004 Melfi: la nostra presenza è di 7 unità al seguito della Lodigiani nella prima trasferta in assoluto in basilicata, sventoliamo le nostre bandiere tutto il tempo ed incitiamo pur in pochi la squadra per metà primo tempo e per buona parte del secondo. Buona prova degli ultrà di casa, vera tifoseria anni’80: cori incessanti, continuo sventolio di bandiere e bandieroni, belle fumogenate. La miglior sorpresa dell’anno.


Comunicazioni

- Gli articoli non pubblicati a causa di questo speciale saranno pubblicati alla prossima di “Voce in Capitolo”.

- La prossima trasferta sarà a Nocera Inferiore, trasferta fatta e rifatta ma che conserva il proprio fascino. Per venire con noi contattate il direttivo, la trasferta non è lontana e quindi non comporta costi eccessivi.

- Continuiamo a chiedere più collaborazione nella stesura di questa fanzine, potete parlare di tutto anche se Lodigiani e mondo ultrà restano i temi privilegiati. Gli articoli sono da inviare alla casella info@ultralodigiani.org

- Dalla prossima gara in casa dovrebbe finire il lungo esilio dal Flaminio, proprio per l’attesa Lodigiani - Frosinone. E’ d’obbligo non mancare e portare più gente / amici possibile per questo derby sentito, per cui si prevede di effettuare il tanto atteso volantinaggio.


Voce in Capitolo, fanzine non sponsorizzata e non a scopo di lucro e fotocopiata in proprio.


Voce in Capitolo numero 61 Chiusa il 25/02/2004 alle ore 23:29