"Voce in Capitolo"numero 39

 

30 anni di Magia e Amore...... 1972-2002 Auguri Lodigiani Calcio

 


Confusione e resistenza


Le vicende del gruppo e della società mai si stanno intrecciando in questo momento, soprattutto se si pensa alla confusione, al caos, che c’è nel contesto Lodigiani. Confusione nella società, confusione nel nostro gruppo. Sola variante è che al 90% la confusione interna al gruppo dipende dalla tremenda crisi societaria che si sta consumando in questi drammatici mesi. Tanto che molti di noi stanno rimpiangendo alla grande Mecozzi, che almeno aveva personalità e carattere. Cosa che non si può dire invece della nostra attuale dirigenza, anzi, non sappiamo nemmeno chi è l’interlocutore della dirigenza stessa e non sappiamo nemmeno a chi fanno capo, a nome di chi parlano, gli attuali dirigenti. Nessuno riesce ad esonerare un allenatore che sta facendo male, vengono fatti acquisti insensati, la squadra è svogliata e demotivata senza che nessun dirigenti strigli questa banda di ragazzini neanche troppo vivaci, insomma, l’impressione è che la Lodigiani in questo momento non esista più. E senza scendere nella retorica possiamo dire che non vediamo nessun futuro per questa squadra. Forse questo sarà l’ultimo anno di Lodigiani Calcio, quindi lo diciamo a tutti, se volete godetevi e approfittate di questo anno e preparatevi al peggio. Uno dirà: ma cosa può essere peggio di due campionati disastrosi di fila? Solo la scomparsa della Lodigiani, ma questo è il presagio comune. Della presunta cordata svizzera non se ne sa nulla, non sappiamo nemmeno la fine del già citato Mecozzi, che dovrebbe ancora essere appieno all’interno della nostra società. E i problemi si ripercuotono nel gruppo. Dura andare avanti in questa situazione: pensateci bene, noi abbiamo già dovuto far fronte ad una situazione tosta che riassumerò per la millesima volta: poco pubblico, disinteresse sportivo di Roma tutta, società che non ci aiuta a portare pubblico, indifferenza dei mass media e della stampa in particolare...ora aggiungeteci anche: latitanza di una società che di fatto non esiste o comunque pare che non esista e un campionato veramente penoso, mai avremmo potuto pensare così male (anche se, non datemi del menagramo, una specie di sesto senso l’ho avuto prima dell’inizio del campionato). Siamo scesi nel ridicolo e non sappiamo che fare. Oggi contro l’Olbia tiferemo o proveremo, tranne decisioni dell’ultimo minuto, a tifare, perché questa partita è veramente molto importante, una sconfitta però per noi rappresenterebbe il disastro più totale, comprometterebbe un campionato già troppo compromesso. Con molta rassegnazione assisteremo anche a questa partita, speriamo che dopo un po non ci verrà da chiudere gli occhi per non guardare questo schifo. L’ambiente demotivato lo si è visto in riunione, dove si fa fatica a trovare dei punti concreti da discutere quando alla base della Lodigiani Calcio non c’è assolutamente nulla. Il ragazzo che sceglie ancora di seguire la Lodigiani ora ha due scelte: o continuare a seguirci con la consapevolezza che forse è l’ultima stagione e con la convinzione che comunque occorre resistere e andare avanti per un qualunque motivo, dal semplice divertimento, all’orgoglio, alla voglia di esserci e basta perché è da vigliacchi mollare. Oppure abbandonare in preda allo sconforto della situazione senza tanti complimenti, a questo punto non possiamo biasimare nemmeno questo tipo di scelta, anche se la nostra mentalità, il nostro modo di intendere lo stadio, non concepisce questa possibilità. Con la Lodigiani fino all’ultimo. E oltre.
Passiamo alle cose di tutti i giorni, giusto per stemperare la pesantezza di questo articolo e dell’ambiente in generale. A Latina bella trasferta, ovviamente potevamo essere di più ma va bene così, siamo orgogliosi di esserci stati e di aver rappresentato Roma anche in quel di Latina. A proposito, molto da obiettare sul comportamento dei Latinensi, che le Teste Matte hanno indicato come loro amici (forse loro, non nostri) e che poi hanno dimostrato tutto il contrario. A proposito di stile, non è stata tanto coraggiosa la scelta delle Teste Matte di andarsene via al 20° del secondo tempo, dimostrando grande compattezza e coesione con il nostro gruppo! Bravi! Ma si sa, gli unici che si fanno valere (e lo fanno veramente) siamo noi. Inutile polemizzare col Cerveteri e coi suoi dubbi modi di fare (molto dubbi), il fatto di essere l’unico vero gruppo della Lodigiani non si discute, lo siamo noi e basta. Non interessano polemiche delle Teste Matte, ma visto che le Teste Matte hanno attaccato noi, allora noi rispondiamo perché un gruppo di gente seduta e che va via sempre a inizio secondo tempo non deve permettersi nemmeno una parola di critica contro di noi.
Quindi avanti Ultrà Lodigiani, sempre di meno ma almeno orgogliosi di essere gli unici degni di avere il nome Lodigiani addosso! Altro che questa squadra di seghe, la vera Lodigiani è il nostro gruppo!

Stefano-Ultrà Lodigiani


L’ultima bandiera

Oggi più che mai avere davanti agli occhi un grande uomo è un impresa ardua. Soprattutto nel calcio, quello cosiddetto “moderno”, quello dei padroni del pallone, quello del tifoso cliente e consumatore, quello dei presidenti spendaccioni e del fenomeno pay-tv. Ma c'è chi, nell'alto dei cieli, continuerà
a guidare la sua squadra e a sventolare i suoi gloriosi vessilli: è Gianluca Signorini. Un capitano, anzi un grande capitano, uno dei pochi uomini veri rimasti in un mondo di mercenari, che aveva fatto della maglia (del Genoa ndr) una seconda pelle e che se ne è andato mercoledì 6 novembre in seguito ad una malattia che aveva ridotto le sue capacità motorie e respiratorie. Chiunque, ultras o meno, farebbe fatica a non sentirsi spezzare la voce dall'emozione nel raccontare la vicenda di una bandiera che non ha vinto trofei, ma ha saputo meritarsi la fama e il rispetto di tutti i veri amanti del calcio e dello sport. Non tutti forse sentiranno proprie queste parole ma nessuno può negare che purtroppo è venuto a mancare uno degli ultimi simboli di un calcio che non c'è più e di cui sentiamo e sentiremo la mancanza!
Hai lottato fine alla fine.
Il TUO coraggio sarà di esempio per tutti noi.
Ciao Gianluca…ULTIMA BANDIERA!

"Vorrei alzarmi e correre con voi, ma non posso.
Vorrei urlare con voi tifosi canti di gioia, ma non posso. 
Vorrei che questo fosse un sogno dal quale svegliarmi, 
magari felice, ma non lo è.
Vorrei che la mia vita riprendesse da dove si è fermata.
Voglio dirvi grazie per tutte le manifestazioni di affetto che mi avete dimostrato. 
Voglio ringraziarvi per aver aderito al mio appello di solidarietà. Voglio ringraziare chi ha reso possibile tutto questo, i miei vecchi compagni, i mister e voi tifosi, con i quali ho trascorso sette splendidi anni indimenticabili. 
Vi voglio bene"
. Gian Luca
IL CAPITANO

Daniele-Ultrà Lodigiani

 

Nelle foto Signorini con la maglia del Genoa (a sinistra) e il bandierone (firmato FdG) esposto durante Genoa-Napoli per ringraziare il Loro Capitano.


Mentalità…questione di punti di vista!


Sicuramente avrete sentito tutti quest’espressione, è stata forse la parola d’ordine di questa fase del movimento. Forse questa benedetta mentalità ultras è stata usata in modo sbagliato, perfino una marca d’abbigliamento porta questo nome e il nostro Nicola Nucci (sempre lui!), ci delizia spesso sulle pagine del suo giornalino sul modo in cui dovremmo interpretare questa mentalità. Molti gruppi si sono sempre portati alfieri di questo modo di intendere lo stadio, al contrario molti ultrà dichiarano che questa fantomatica mentalità non esista; personalmente mi trovo in una via di mezzo, la mentalità ultras esiste ma non può essere uguale per tutti gli ultrà, ognuno ne ha una propria in base alle proprie esperienze di curva. In questo articolo, farò degli esempi pratici su quale secondo me (e ripeto secondo me) sono i veri ultras…
…sono quelli del Latina che lo seguivano ovunque ancor prima del ripescaggio, sono quelli che cantano 90 minuti con la pioggia o con il sole, sono quelli del Lecce e del Venezia che nonostante la retrocessione sono stati ovunque (Taranto VS Lodigiani ?), sono quelli che non vendono il nome del proprio gruppo alla mania del lucro, sono quelli del Mestre che se ne fregano dell’Unione, sono quelli che non hanno rapporti con la società e le forse dell’ordine, sono Pompa, Mau, Furlan e tutti gli ultrà che ci guardano dal cielo, sono quelli che per il mondo portano l’onore del proprio gruppo, sono quelli del Verona che hanno lasciato la curva vuota contro la repressione, sono quelli che per i propri colori mollano famiglia, lavoro e comodità, sono quelli del Taranto e del Bari che tifano per le squadre della loro città e non per la Juventus, sono quelli che neanche la diffida li ha privati del loro ideale, sono i viola perché nel l oro cuore la Fiorentina non è mai morta, sono quelli che con il cuore in mano sono ultras nonostante tutto e tutti…
…COPS OUT!


Quirino-Ultrà Lodigiani

 


Lodigiani-Giugliano al Tre Fontane quest’anno


Vita da Ultrà


Rieccomi di nuovo a scrivere per la mia rubrica “Vita da Ultrà”, la quale ha la fortuna di essere pubblicata su una delle fanzine più belle d’Italia (e non dico cazzate) anche se però purtroppo è bella quanto poco letta, ma non per colpa nostra, anzi...
Oggi continueremo il nostro viaggio affrontato nello scorso numero che riguarda gli striscioni negli stadi. La scorsa volta vi avevo proposto la categoria “Dio Salvi gli Ultras” che comprendeva degli striscioni autocelebrativi, oggi invece voglio trattare la categoria “Quelli che contestano squadra e dirigenza” che purtroppo è terribilmente attuale nell’ambito Lodigiani, ne metterò alcuni veramente carini:

-“Il nostro cuore non ha limiti, la nostra pazienza si” -> striscione dei Veronesi in Verona-Cesena 91/2
-“E’ vero, siamo il dodicesimo uomo in campo. Ma gli altri undici dove sono?”-> Striscione dei Milanisti in Milan-Como 88/9.
-“Spese, Chilometri, amore, e come ricompensa l’indifferenza” -> striscione degli Juventini in Juventus-Lazio 93/4.
- “ Meno di quanti vorremmo...più di quanti vorreste” -> striscione degli Atalantini in Atalanta-Avellino 85/6.
- “Sono anni che gridiamo e lottiamo per voi. Forse è l’ora che voi facciate qualcosa per noi. Non vogliamo la B!” ->Striscione dei Granata in Torino-Juventus 95/6.
Questi sono soltanto alcuni striscioni che negli ultimi 20 anni si sono visti nelle curve italiane ma che come potete ben notare sono di enorme attualità soprattutto poi nel nostro settore specifico.

Lorenzo-Ultrà Lodigiani


L'ultima partita in casa

Noi: presenza veramente buona dietro i nostri striscioni. Il primo tempo è
contraddistinto dalla nostra protesta nei confronti della squadra e della società sempre meno affidabili. Nella seconda frazione il tifo non è trascendentale anzi risulta molto frazionato malgrado le unità presenti.

Loro: con tutti gli striscioni (Fossa, Viking, Sacitani, Estranei, Vcg e Ultras pz.Dante) ci sono circa 40-50 ultras che oltre all'inizio incoraggiante e qualche raro battimani non offrono l'apporto necessario. Nel secondo tempo addirittura alcuni si siedono!

Daniele-Ultrà Lodigiani


Tifosi ospiti: gli Olbiesi

 

La tifoseria sarda non è tra le più conosciute, ma è una realtà continua da molti anni, nonostante le difficoltà logistiche dovute alla posizione geografica e all’apatia di una città piuttosto freddina nei confronti della sua squadra di calcio. Da anni ormai il nome della tifoseria olbiese è legato al nome delle Brigate Bianche affiancate dai Boys. Non seguono sempre la loro squadra in trasferta, forse sono calati rispetto agli anni scorsi, ma questa è una realtà che merita senz’altro il massimo rispetto. Oggi non mancheranno e verranno accolti col rispetto dovuto a chi affronta anche il mare per seguire la propria squadra. Tifoseria senz’altro di stampo destroide, ha come rivalità per eccellenza Sassari e una rivalità con gli scarsi tempiesi, mentre è abbastanza storica l’amicizia che li lega alla curva nord di Cagliari.


Trasferte flash


10 /11 /2002 Latina: finalmente una trasferta vicina per il nostro gruppo. A Latina, raggiunta in auto, siamo una quindicina. Nonostante il buon rapporto che le Teste Matte hanno instaurato coi locali noi ci dissociamo, venendo anche fischiati quando entriamo, per non parlare dei cori contro Terracina e della colla topicida. Ci offendono a fine partita. Dal canto nostro buon tifo per quel che possiamo fare, nel primo tempo in primis. Sciapa la prova della curva di casa, che si sente a gran voce solo nel finale dopo il gol che ha assegnato loro la vittoria.


Comunicazioni

- Dopo Latina seconda trasferta consecutiva nel Lazio domenica prossima. Facciamo appello a tutti i membri del gruppo affinché cerchino di esserci in questa vicina trasferta. I numeri di telefono li conoscete, inutile pubblicarli sempre, semmai chiedete di Stefano o Lorenzo oggi.
-La riunione del gruppo si terrà alla Birreria Marconi di via di S.Prassede 9/c, come sempre l’appuntamento è alle 21.30 al McDonald di Via Giolitti per farci una passeggiata fino al pub, chi vuole può venire direttamente in birreria a botta sicura dalle 22.
-Invitiamo la gente a scrivere per questa fanza, le pagine scarseggiano, basta qualche idea buona per scrivere un buon articolo. Se vi va datecelo o in casa, o in riunione, o meglio ancora se lo spedire alla casella e-mail info@ultralodigiani.org (il mitico copia e incolla è sempre il migliore!).


Voce in Capitolo, fanzine non sponsorizzata e non a scopo di lucro e fotocopiata in proprio.


Voce in Capitolo numero 39
Chiusa il 14/11/2002 alle ore 23:52