Calcio minore, divieto di respirare

Scarica il file di Word per scoprire alcune fenomenali sanzioni della FIGC Lazio 2007/08

Pensate che nelle categorie dilettantistiche, quelle dove non arriva il Decreto Amato, non ci sia repressione? Pensate all’Eccellenza o alla Promozione come campionati dove poter fare il proprio comodo senza conseguenze? Pensate che in questi campionati si possano tranquillamente alzare striscioni di carta, accendere torce ed esplodere bomboni? La cosa è vera solo a metà. Ne sappiamo qualcosa dopo aver assistito all’ultima partita del campionato Juniores Provinciale e all’intera successiva fase finale, comprendente sei partite. In ben quattro partite abbiamo subito delle sanzioni: in due partite, ad Artena e a Borgo Piave, per aver intonato cori contro le forze dell’ordine; a dire la verità in una partita sanzione strameritata visto che ad Artena ci siamo un pò lasciati prendere la mano dalla giornata di fomento. Ma a Borgo Piave, dove abbiamo subito la stessa sanzione, standoci persino attenti, non abbiamo intonato nessun coro, a meno che quel Caparezza del cazzo che faceva da arbitro non riteneva cori contro le forze dell’ordine i nostri “Spaccarotella pezzo di merda”, che ricordiamo essere semplicemente un coro per un volgare assassino. Nella prima trasferta, a Veroli, l’arbitro si è inventato di sana pianta che abbiamo minacciato lui e i ragazzi della squadra avversaria, niente di più falso, anche perché il nostro gruppo non si abbassa a tanto. Il capolavoro però si è toccato in casa contro il Casal Palocco, ben 250 € di multa (le citate sanzioni precedenti erano di € 100 l’una) per aver inneggiato cori contro le forze dell’ordine (falso), contro la Lega (vero ma dovevate vedere che arbitraggio) e, udite udite, per aver dato fuoco a degli striscioni come segno di violenza, quando l’incidente (che di quello si è trattato) ha causato dei danni, peraltro rimediabili, a del nostro materiale. Arbitri con manie di protagonismo, anche in queste categorie, ma anche arbitri che scrivono sapendo che nessuno gli può contestare niente. Arbitri che alla sola vista di uno striscione ultrà si sfregano le mani e pensano “adesso ci penso io”. Sono andato a controllare alcuni comunicati dall’Eccellenza alla terza categoria per vedere se questi giochetti sono stati combinati anche nelle altre categorie dilettantistiche, ho trovato delle sanzioni a dir poco allucinanti, che hanno penalizzato soprattutto le squadre con tifoserie organizzate al proprio seguito. Nel file che trovate sopra ho inserito le sanzioni, divise per categoria, di cinque giornate prese a caso nelle categorie dilettantistiche. E pensate che le giornate vanno dalle 26 della terza categoria alle 34 dell’Eccellenza. Fateci caso, quello delle sanzioni è un vero business visto che nella maggior parte dei casi sono sanzioni fortemente soggettive e senza possibilità di prova contraria. Un business per le casse della Federazione, soprattutto perché queste sanzioni si basano su (presunte) situazioni non controllabili dalle società. Inoltre, l’intento mal celato di questi grandi punitori federali è quello di far pressione sulle società per scoraggiare e impedire ai gruppi organizzati la libertà di movimento che si ha a causa di decreti specifici. Per quanto ci riguarda abbiamo già elaborato due comunicati dove invitiamo comunque la società a fare ricorso contro queste sanzioni inventate, anche col nostro supporto. Se ripartiremo è una promessa che alla prima sanzione inventata sarà battaglia, e che i grandi inquisitori sotto veste di arbitro verranno messi in mutande. Forse riuscirete a far fessi qualcuno, ma non di certo gli Ultrà Lodigiani!

Stefano – Ultrà Lodigiani