5 ANNI DI ULTRA'LODIGIANI

Questa è la storia di un gruppo di eroi...


"Forse nella storia non entreremo mai...ma gli Eroi siamo noi"


Era inizio estate del 1996, con il campionato di serie A finito, quando un pomeriggio al mio citofono mi suonano, e mi dicono testuali paroli:"a Marce' stamo a fa' un gruppo per la Lodigiani ,c'avemo gia' li 
stendardi, voi veni' pure te?".
La cosa mi prese subito,fino a quel momento seguivo le sorti della Lodigiani solo dal televideo...il mio primo impatto, fu in un Lodigiani-Lecce al Flaminio, mi ricordo ancora, l'allora pischelletto Stefano che si avvicinava allo stadio tre ore prima dell'inizio della partita...chi l'avrebbe mai detto che dopo 5 anni ero ancora al seguito di questa squadra?
Gia' 5 anni....di acqua ne e' passata sotto i ponti....5 anni e sembra ieri, 5 anni e siamo ancora qui,5 anni per dire "non molleremo mai", 5 anni dove non pochi ci hanno voltato le spalle, 5 anni dove abbiamo intensificato la nostra amicizia, 5 anni di Sagramola, Borgia e Malvicini passando per Di Mauro per arrivare al gruppo Longarini, 5 anni e sempre le solite storie, 5 anni e facce che spariscono e poi ritornano e poi spariscono di nuovo, 5 anni tra spostamenti dal Flaminio al Tre Fontane ,5 anni per temere sempre in 
una sparizione della Lodigiani, 5 anni di risate, 5 anni di presenze sempre comunque e ovunque, 5 anni in cui abbiamo ammirato: little john e lo scomparso, fino ad arrivare a Pippo Franco, 5 anni di sbroccate, 5 anni in 
cui molte volte sui nostri volti abbiamo fatto trasparire solo amarezza, 5 anni per farci ammirare e criticare, 5 anni per essere in prima fila anche ai Mondiali di Francia, 5 anni di vecchia guardia affannata ma sempre 
schierata, 5 anni per vedere la pochezza dei sorani, 5 anni per conoscere tanta gente a zonzo per l'Italia, 5 anni per salutare Viterbo e Terracina, 5 anni senza essere sul libro paga di nessuno, 5 anni per poterci guardare allo specchio sempre a testa alta, 5 anni per vedere i nostri striscioni anche al Pantani Tour ,5 anni con la certezza del meglio pochi convinti che mille cazzaroni, 5 anni di tifo incondizionato e qualche volta inutili ripicche personali, 5 anni per rischiare la vita per questi colori, 5 anni in cui avevamo deciso di mollare tutto, 5 anni per riprovarci senza appelli, 5 anni e il nostro destino e' ancora incerto, 5 anni per rischiare in prima persona, 5 anni per sperare, 5 anni per poter dire....Francesco ti aspettiamo sempre torna con noi, 5 anni e non ci sentiamo vecchi ma magari stanchi.....5 anni di noi....Auguri Ultra' Lodigiani....Auguri Vecchia 
Guardia!!!

Marcello Ultra' Lodigiani

(articolo per i 5 anni degli Ultrà Lodigiani tratto dal numero 17 di"Voce in Capitolo")

 

Solo 5 anni?? Nella Lodigiani 5 anni sono anni luce!! E se lo diciamo noi, che da tempo seguiamo le sorti della Lodigiani, fidatevi che è vero. Di sicuro all'inizio nessuno di noi credeva di arrivare a questo traguardo, che non è di certo chissà che cosa, ma rappresenta una linea di continuità che dal 1996 ha segnato il mondo Lodigiani. Prima gli Ultras, poi gli OFL e infine quel gruppo unico che noi, quelli che ci credevano di più, abbiamo sempre sognato. Solo dopo il superamento di molti ostacoli nel 2000 sono nati gli Ultrà Lodigiani, da considerarsi gli unici continuatori dei gruppi Ultras e Official Fans. Sia chiaro che però noi non parleremo mai di un anno scarso di Ultrà Lodigiani, ma di 5 anni in cui siamo stati sempre gli stessi e i nostri ideali e la nostra linea sono rimasti sempre immutati. Di certo non si può dire che alcune cose non siano cambiate. Di certo sono cambiate molte facce, abbiamo cambiato le pezze, abbiamo avuto continuamente nuove difficoltà da affrontare, è cambiato anche il modo di muoverci in trasferta e siamo maturati. Dall'altra parte, però, non siamo cambiati noi e non è cambiato mai il nostro modo di vivere ultrà. Noi siamo ancora quelli che sono ovunque, che sono ultrà 7 giorni su 7, quelli che tifano 90 minuti, quelli di una minoranza fiera di esserci, quelli che non si uniformeranno mai al cosiddetto "Italiano medio", quelli che si emozionano per un coro intenso, quelli che quando guardano una partita di calcio cercano di buttare il più possibile l'occhio sulle curve, quelli che credono in ideali ormai scomparsi, quelli che cercano di dare la massima coerenza su tutto.

Una cosa però è sicura: con le nostre storie, che piacciano o meno, potremo scrivere un best seller. Cercheremo ora, in poche righe raccontarvi di noi, di come eravamo e di come siamo, ora parleremo di noi...degli Ultrà Lodigiani!!

Gli albori degli Ultrà Lodigiani

Già prima del 18 Maggio 1996 un gruppo di pochi fedelissimi stava emergendo nel vecchio gruppo dei Kaos. Va ricordato che fino alla stagione 93/4 le trasferte erano un optional di lusso, anche se il pubblico medio al Flaminio era molto più numeroso, aggirandosi sulle 2000 unità a partita in media. Con l'avvento nel'95 dei Kaos e l'impegno a seguire la Lodigiani da parte del Lodi Club Tufello, guidato da Marco del Tufello, finalmente si cerca di dare una forte scossa al torpido ambiente biancorosso. E' con i Kaos che appaiono le prime fanzine, le prime sciarpe in lana, qualche sporadica coreografia e soprattutto le prime trasferte. Da ricordare in particolare l'impegno di Marco del Tufello che cercava ovunque di organizzare le trasferte. Tra i Kaos, guidati da Pino, emergono due personaggi chiave di quello che sarà il nuovo corso, ovvero Stefano e Marco di Ladispoli, poi soprannominato er Ladispoli.

Una settimana in fermento

L'esordio ufficiale degli Ultras è avvenuto il 18 Maggio 1996 a Castel di Sangro, ma in realtà i neonati Ultras erano stati in fermento tutta la precedente settimana. Già, infatti il campionato di serie A era finito, e i nostri eroi le avevano pensate tutte pur di salvare ancora qualche Domenica calcistica. Poi venne la magica idea a Papocchio, che disse a Marco e a Pino: "seguimo la Lodigiani, no?". Tutti furono d'accordo in un attimo, ma decisero di non limitare la cosa ad una sola partita, ma di creare un gruppo di vera militanza ultrà. All'idea nel giro di pochissimo tempo aderirono Marcello, Borgognoni e , in aggiunta, Massimone. Inutile dire che fu fatto subito il primo striscione e soprattutto i mitici stendardi nel garage di Marcello, tanto per citarne alcuni: "I soliti 3/4", il tricolore con la scritta "Ultras","SPQR","U.L."con sfondo tricolore, "Lodigiani"in verticale, "Fino alla fine", "Romani de Roma" e troppi ce ne sarebbero. Il gruppo, fomentatissimo, era pronto per il suo esordio.

Finalmente...gli Ultras!

La notizia di un nuovo gruppo alla Lodigiani era già arrivata, il Sabato prima di partire per Castel di Sangro al Ladispoli, che in un dialogo telefonico con Stefano aveva accennato alla cosa..."mah, secondo me questi non hanno un cazzo da fare e vengono giusto così"disse il Ladispoli. "Si, mi sa che spariranno molto presto", rispose Stefano. Di certo aveva suscitato curiosità la storia di un nuovo gruppo alla Lodigiani, e tutti quelli che c'erano prima volevano vedere chi erano. Di certo non era male l'idea dell'esordio in trasferta, una cosa che allora colpì molto.

La Domenica mattina si parte per Castel di Sangro, penultima giornata del campionato di serie C1, con una Lodigiani praticamente già salva. A organizzare un pulmino fu, come sempre, Marco del Tufello, e finalmente tutti poterono conoscere quei ragazzi di cui avevano sentito parlare: Marco, Pino, Papocchio e Borgognoni. Va detto che i nostri eroi cercarono, durante la settimana, di fare di tutto per partire autonomamente, ma dato che la cosa risultava impossibile i 4 , disgustati, accettarono l'idea di andare con gli altri gruppi. Partito il pullman poteva considerarsi iniziata l'avventura degli Ultras nella Lodigiani, e le gesta di quella trasferta sono immortalate nel numero 1 di Kick Off, la fanzine degli Ultras.

Nell'ultima giornata di campionato , Lodigiani - Lecce, gli Ultras esordiscono anche in casa, dove si parlò per la prima volta di fare un gruppo indipendente ai Kaos per seguire più attivamente le sorti della Lodigiani, ma fin lì fu solo un'idea...

Quella strana riunione...

Eravamo in tanti nella stagione 96/7, oltre a Ultras, Kaos e Lodi Club Tufello si era formato un nuovo gruppo, i Boys di Bravetta. Per definire il nuovo assetto della curva venne fatta una riunione prima dell'inizio del campionato , in cui c'erano una trentina di persone di tutti i gruppi, c'era ancora Ettore con Pasciuti, Gennaro e altri personaggi che a lungo hanno bazzicato nella Lodigiani. Di certo il quadro che emerse era di forte contrasto. Gli Ultras erano contro tutti e decretavano che sarebbero stati un gruppo a sé, in quanto completamente distaccato per mentalità dai restanti gruppi. Forte l'intransigenza sul discorso trasferte (gli Ultras avevano già dichiarato l'intenzione di essere ovunque presenti) e sulla storia del "Farsi rispettare"proposta da Papocchio, rimane mitica la frase "Ma famose rispettà"detta a più riprese sempre da Papocchio. Alcuni, in disparte, stavano decidendo sempre di più di abbandonare il gruppo dei Kaos, di cui comunque non avevano mai fatto militanza attiva.

L ' idea Official Fans

Tanti erano i ragazzi presenti quel giorno in occasione di Lodigiani-Fermana, partita dell'esordio di Marcello, il tifo altalenante, da una parte, più numerosi, i Kaos e i Boys coadiuvati dal Lodi Club Tufello, dall'altra parte, in minoranza, gli Ultras. Nelle tribune del Flaminio una nota conoscenza del mondo ultrà romano: Francesco Chicarella. Non contento del tempo dedicato già alla Lazio e al basket, chiacchierando con Stefano propose di realizzare un gruppo però diverso dagli altri, senza nessuna connotazione politica e volto verso una certa continuità: "Se hai qualcuno per fare un gruppo per me non ci sono problemi". Nel mentre della partita nell'antitribuna si radunarono Francesco, Stefano, Ladispoli, Ciccio, Danilo, Federico Barba e Little Tony (!). Subito approvammo l'idea  del gruppo. Celebre la scena in cui dai cessi apparve Oronzoni con due/tre palloncini pieni d'acqua che ci disse: "ao veite pure voi che sciamo a fa i gaettoni ai panchinari!"con lo sguardo schifato di Francesco.

Dopo la partita si radunarono i primi OFL e fu Danilo a proporre:"Chiamamolo Official Fans", con l'immediata approvazione di Francesco. Si decise di dar partire tutto dalla partita in casa successiva con l'Ancona.

Ecco gli Official Fans!

Dopo la trasferta di Giulianova, dove c'erano anche Stefano e Ladispoli a titolo personale oltre agli Ultras con tanti stendardi e il Lodi Club Tufello, finalmente parte l'avventura OFL. Di certo la fomentazione era tanta, ma i contatti tra i primi OFL non erano tanti, anche se nella settimana precedente alla partita con l'Ancona fu fatto il primo stendardo, la prima fanzine e si cercò di organizzare al meglio l'evento, Francesco promise di portare 20 e più persone.

Per consuetudine la data di nascita del gruppo è fissata all'11 Settembre 1996, con la realizzazione del primo stendardo.

Da subito il  gruppo si distaccò dagli altri e si mise in balaustra in alto con un discreto numero di persone, mentre in basso era immutata la situazione tra Ultras e Kaos, coi i Boys nelle file di questi ultimi. Con l'esordio di Francesco al megafono era tutta un'altra cosa, e la partita, che perdemmo 2-0 fu un successo per la continuità del tifo.

La stagione 96/7 tra Ultras e Official Fans

La magica stagione 96/7 è stata il vero inizio di un cambio radicale all'interno della nostra piccola tifoseria. Ovunque si segnalavano le nostre presenze tra la sorpresa di tutti, anche se erano ancora più sorprendenti le presenze degli Ultras in estate in Trentino per un triangolare con Cagliari e Trento, a Ferrara per il memorial Campione e a Sassari ad Agosto per la Coppa Italia di serie C, passata tra le altre cose alla storia per le gesta di Massimone. Tra una cosa e l'altra la stagione 96/7 vide l'isolamento dei Kaos sempre più progressivo anche per l'asse Ultras-OFL creatasi quell'anno nonostante le tante differenze, nel derby col Sora abbiamo dato il meglio, tifo spettacolare anche in casa col Savoia e con l'Ascoli, la grande stagione di Biancone e Stellone faceva sentire il suo effetto, anche se il merito è stato tutto nostro. In trasferta assenti solo a Catania con gli Ultras partiti e fatti scendere dal treno senza biglietto. Presenti per il resto ovunque, dai 100 di Avezzano ai 3 di Fermo. E' in questa stagione che il Cerveteri si aggiunge agli Ultras.

Tutto il resto è noia!

Troppo lunghe le vicende che si sono accavallate in queste stagione, si potrebbe parlare dei mondiali di Francia, del Pantani day, delle acerrime liti tra Ultras e Official Fans per centimetri di spazio, le storie di Borgognoni e di Massimone, l'incredibile trasferta di Andria degli Ultras, i fatti di Anagni, la brutta stagione 99/2000, i pochi amici rimasti che hanno finalmente unificato il gruppo...troppe, tante storie, andrebbero aggiunte, e anche se l'impresa è ardua un giorno non è detto che riusciremo nell'intento.

Quanti personaggi son passati...

La tifoseria della Lodigiani, anche se per fortuna pochi lo sanno, è stata caratterizzata da personaggi alquanto "originali"di ogni genere. Pioniere in senso assoluto è stato Little Tony, bassetta peluriosa sempre evidente, venuto per anni al Flaminio col solito giacchetto in pelle e lo sfigatissimo zainetto. Sempre presente in casa, non è mai venuto in trasferta manco per sbaglio, caratterizzato da una scarsa capacità di riflesso (diciamo che era poco sveglio), è passato alla storia per un monologo di Cerveteri da cui ha preso il soprannome, e questi 5 anni non possono essere onorati senza la pubblicazione di tale monologo!

"Ma possibile che in trasferta non ce viè nessuno? Vabbè, in fondo guarda con che gente giramo, guarda questo (rivolgendosi a Francesco e indicando Little Tony), co ste basette, me pare Little Tony".

Un pò per il contesto, un pò per il tono con cui l'ha detto, la frase è passata alla storia degli Ultrà Lodigiani...

E che dire dello Scomparso? Un cazzaro assurdo presentatosi una sola volta in casa proponendo un fantomatico gemellaggio Lodigiani-Rapid Vienna(il tipo era mezzo Austriaco). La volta seguente venne in trasferta ad Ascoli e scomparve! Si avete capito bene, scomparso come quelli di "Chi l'ha visto", i genitori vennero a cercarlo addirittura nella partita seguente della Lodigiani col Palermo! Tuttora non sappiamo che fine abbia fatto!

Perché non parlare del nocciolo duro dei Boys, tra cui Ciotti, Puzzola, il Napoletano, Er Coniglio e Yari, gente rappresentava al meglio la nostra tifoseria.

Oppure il mitico Astrea , un quarantenne che oltre alla magica Astrea ha seguito con noi la Lodigiani, offendendo ogni tifoseria ospite indifferentemente da chi fosse e attaccandosi alle panchine ospiti....uno spettacolo!

Non sfuggiva di certo Gabrielone, oppure Grattuggia.

E che dirne del Mongoloide, che ad un certo punto della stagione 98/9 divenne portatore dello striscione Ultras in un periodo di evidente crisi del gruppo, presto affiancato dal Mongolino, un bambinello di 12 anni affidato dai genitori  al Mongoloide per fargli fare esperienza di vita!

Arrivando ad oggi non si può non notare Bernoccolone con le sue storie ed i suoi panini.

Anche i primi Ultras ne hanno avuti di personaggi. Primo tra tutti Oronzoni, l'uomo (l'ameba)delle "faccende pesanti", che si destreggia alla grande tra la pera zuegg e i barbiturici, con la sua camminata storta e la parlata strana, diciamo un mito dei giorni nostri.

A questo punto non si può parlare di Massimone: il suo grido di battaglia "faccio la violenza"e la sua cinta sono leggende nel nostro ambiente, tutti ricordano le cintate date a Valerio dei Kaos e al povero Tufello. Non ha mai pronunciato bene il nome della Lodigiani per due anni e probabilmente non ha mai capito in che campi stesse andando, non possiamo scordarci la frase "so dii Boys" oppure il pezzo di Avellino in cui è salito su un pendolino in partenza per prendere il giornale e nel bel mentre le portiere si sono chiuse e il treno è partito. Si dice che poi Massimone abbia preso a cintate il controllore! Ma troppe ce ne sarebbero su Massimone.

Meritano menzione Schizzo, il Beneventano, Maurizio, Gennaro del Lodi Club Tufello e il collega"Piccoli Fans", Du Scudi, Pasciuti e troppi ce ne sarebbero!

Non molleremo mai!

Sicuramente tante volte avete sentito questa frase...di certo è un pò impossibile non mollare mai perché per lo più la vita finirà per portarci su altre strade. Abbiamo comunque la consapevolezza che saremo sempre e comunque gli ultimi a mollare!

Francesco

Di certo è a Francesco che dedichiamo più sentitamente questi cinque anni. Francesco dovrà ancora combattere molto per vincere la sua battaglia, ma noi, finché potremo gli staremo il più possibile vicino. Di certo di Francesco, oltre all'inconfondibile voce al megafono, ci mancano le sue improvvise sbroccate, la celebre frese"porto la gentaccia"ogni volta che succedeva qualcosa e anche le cazzate che ci dicevamo sempre. Sta di certo che aspettiamo con ansia il ritorno di Francesco!

Coraggio Francesco!

Il futuro

Sicuramente la Lodigiani è una scommessa che si ripropone di anno in anno. Purtroppo non sempre ci sono le condizioni per poter tirare avanti la carretta, anche se per ora ce l'abbiamo sempre fatta. Di certo faremo fino all'ultimo di tutto per sostenere quella che per noi è la prima squadra di Roma!

...

e allora tanti auguri Ultrà Lodigiani, di 5 e di 100 anni, auguri di una giovinezza infinita, auguri nel bene e nel male, auguri a tutti noi che ci abbiamo sempre creduto e ancora ci crediamo, auguri al direttivo e a tutto il gruppo, auguri per questo lungo sogno che ci fa vivere una realtà ai confini con la favola!

Questa, d'altronde, è la storia di un gruppo di eroi....

Augurissimi!!!!